Presidio alla rotonda «killer». Sant’Albino, “Basta morti!”
«Simone della Vella è come se fosse figlio di tutti noi, la sua scomparsa ci addolora e ci riempie di rabbia». Gli occhi di Paola Confalonieri del comitato Sant’Albino non sono più bagnati dalle lacrime per l’incidente del 19 enne che il 7 di novembre ha perso la vita attraversando la rotonda “Killer” di Sant’Albino, ma hanno uno sguardo deciso. «Vogliamo che il comune intervenga nel minor tempo possibile».
E così il Comitato ha organizzato questa mattina dalle 11 alle 12 un presidio con il quale ha voluto non solo ricordare la scomparsa di Simone Della Vella ma riportare la questione della pericolosità di quel tratto di strada sotto gli occhi di tutti. E di automobilisti c’erano molti che sopraggiungevano da viale Stucchi diretti verso il viale delle Industrie. E viceversa. Un traffico lento, congestionato quello del sabato mattina, che sembrava una processione per dare un saluto al giovane ciclista scomparso.
«Sono morte già troppe persone – racconta Paolo Teruzzi, anche lui del comitato Sant’Albino – Sarà vent’anni che chiediamo un intervento e di proposte ne abbiamo fatte adesso vorremmo essere ascoltati. Deve forse morire qualche d’un altro?».
Il comitato , nato nel 2010, riferisce di un atteggiamento di attenzione e di ascolto da parte del Comune di Monza, dall’assessore Carlo Abbà a Paolo Confalonieri, ma oggi chiedono tempi stretti, brevi, perchè la questione della messa in sicurezza dell’attraversamento della rotonda è una priorità massima. «Non vogliamo celebrare il funerale di un altro Della Vella».