Imprenditoria tra creatività e cambiamento. Intervista ad Andrea Bianconi

Columbus-Logistics12-mbFare impresa in Brianza negli anni della crisi e dei cambiamenti, dove «le logiche e le regole di qualche anno fa hanno smesso di funzionare» e dove, per farcela, occorre fare ricorso a «creatività e innovazione». Andrea Bianconi, classe 1973, Cio di Columbus Logistics, società con alcune sedi in Brianza nell'ambito della logistica farmaceutica e delle gestioni in-house, ci racconta il mondo del lavoro con gli occhi di un giovane imprenditore.


Columbus-Logistics12-mbFare impresa in Brianza negli anni della crisi e dei cambiamenti, dove «le logiche e le regole di qualche anno fa hanno smesso di funzionare» e dove, per farcela, occorre fare ricorso a «creatività e innovazione». Andrea Bianconi, classe 1973, Cio di Columbus Logistics, società con alcune sedi in Brianza nell’ambito della logistica farmaceutica e delle gestioni in-house, ci racconta il mondo del lavoro con gli occhi di un giovane imprenditore.

Columbus è un’azienda nata 23 anni fa dalle famiglie Bianconi e Schieppati come spin-off di Philips. Nel tempo l’azienda ha subito un’evoluzione notevole, arrivando ad aprire sette depositi nella zona nord di Milano e principalmente sul territorio di Monza e Brianza. La nostra società ha continuato il proprio sviluppo nel settore della logistica, aumentando le specializzazioni anche nell’ambito della logistica farmaceutica e delle gestioni in-house. In aggiunta a queste attività, da ormai 10 anni siamo presenti nel mercato del corporate gifting, con la divisione Columbuspromo, il cui core business consiste nella progettazione, realizzazione e distribuzione di linee di oggettistica e abbigliamento personalizzati, a supporto di medie e grandi aziende. I nuovi obiettivi? Nel 2013 puntiamo all’innovazione tecnologica e alla dematerializzazione attraverso l’eliminazione degli aspetti cartacei per ottimizzare i processi e per rispetto all’ambiente. Da anni abbiamo ottenuto la certificazione ambientale Iso 14000 e installato pannelli solari che rendono autosufficiente il deposito di Cormano.

Quanti siete e qual è l’età media dei vostri dipendenti?

In organico siamo circa 150 e l’età media è bassa, intorno ai 40 anni. Ci riteniamo un’azienda familiare ma strutturata, in cui il passaggio di consegne generazionale è ormai in fase avanzata. Otto anni fa abbiamo provveduto a una ristrutturazione dell’azienda, creando un organigramma preciso e un’ossatura specifica, inserendo manager e figure dirigenziali.

Columbus-Logistics10-mbCome vive un imprenditore under 40 i difficili anni lavorativi nei quali stiamo vivendo? Come li descriveresti?

Essere imprenditori di seconda generazione, oggi, è estremamente complesso. Viviamo un periodo di profondo cambiamento, dove le logiche e le regole di qualche anno fa hanno smesso di funzionare. Parallelamente, il terreno è fertile per la creatività e per l’innovazione all’interno delle proprie aziende. Il mercato è in perenne cambiamento e avverto una certa resistenza da parte degli imprenditori ad adeguarsi. Ci sono troppi riferimenti all’esterno e la convinzione che gli affari possano tornare come “una volta”. Ritengo invece opportuno un salto all’indietro, quando, i nostri padri e i nostri nonni, valigetta alla mano, giravano il mondo cercando di promuovere e di vendere i propri prodotti. Le rendite di posizione non portano a niente, il mondo imprenditoriale, in generale, si è un po’ seduto sugli allori.

Tre aggettivi per descrivere il mondo del lavoro brianzolo

Pragmatico, i brianzoli sono gente del fare.

Creativo, per il modo di fare impresa.

Chiuso, per la tendenza a non relazionarsi.

Ma fare impresa in Brianza cosa significa?

È comunque positivo, il territorio presenta una grande ricchezza di imprese e basti pensare a Confindustria Monza e Brianza, la più antica d’Italia. La Brianza rappresenta l’opportunità di fare crescere la propria impresa all’interno di un ambiente in cui la cultura del lavoro è radicata, la stessa Confindustria offre possibilità notevoli in termini di scambio e di confronto tra aziende. Un esempio concreto: è facile trovare in un raggio ristretto anche decine di fornitori per la propria attività.

Che consigli daresti a un giovane, magari scoraggiato dal mondo del lavoro, che decidesse di intraprendere oggi una carriera imprenditoriale?

Di tenere molto poco in considerazione la politica e la crisi, ma di guardare oltre. Guardare ai nuovi mercati, girare il mondo, confrontarsi a livello culturale per potere valutare cosa, oggi, il mondo chieda in termini di servizi e di prodotti.

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