Il Comune di Arcore, dopo quanto accaduto nelle ultime settimane di agosto, aveva avanzato un ricorso al Consiglio di Stato, richiedendo anche la sospensiva della sentenza del Tar. Sospensiva che non è arrivata. Il prossimo passo (sollecitato dai legali di Comune e impresa) è la sentenza di merito da parte del Consiglio di Stato, in base alla quale l’amministrazione Colombo deciderà il da farsi. Possibile lo scenario di una nuova delibera del consiglio comunale, la quale dovrà portare ragioni forti ed incontestabili. Un rifiuto che però potrebbe scontrarsi con le minacce di Doneda: in caso l’amministrazione non desse il nulla osta sarebbe pronta una richiesta di maxi-risarcimento (10 milioni di euro)che manderebbe in fallimento il Comune.
Situazione critica quindi. Il sindaco intanto sollecita il Consiglio di Stato perché si pronunci in tempi brevi e annuncia che proseguirà nella sua lotta all’impianto di betonaggio. L’intento della Colombo è quello di puntare forte sulla rivendicazione del diritto di decidere sull’assetto urbanistico da parte delle amministrazioni comunali. Intanto tra i membri del comitato No Betonaggio sembrano regnare scetticismo e amarezza, nonostante le rassicurazione del primo cittadino.