Desio clamorosa riapertura per il progetto di raddoppio del Forno?
“Riconferma della volontà dei Soci di procedere con il raddoppio dell’inceneritore…”. Ha lasciato tutti a bocca aperta la lettera inviata nei giorni scorsi dal presidente di Brianza Energia Ambiente ai Sindaci soci per convocarli a una assemblea urgente per martedì 11 dicembre. Raddoppio?
Ma come, non è stato appena approvato il Piano industriale per l’ammodernamento (32 milioni di euro di lavori, ingresso di un privato al 40%, aumento fino a 80 mila tonnellate annue smaltite, Comuni vincolati per 20 anni)? Non era stato cestinato una volta per tutte l’ipotesi, contestatissima, di raddoppio (fino a 165 mila tonnellate da smaltire, con 90 milioni di investimento in project financing)?
La convocazione per l’assemblea è arrivata dunque come un fulmine a ciel sereno (ma nemmeno troppo). Con due punti all’ordine del giorno, appunto quello sul raddoppio e quello sull’analisi di una lettera chiave, ricevuta da Bea: a scriverla è stata Unieco, l’azienda che ha vinto il bando di gara per il raddoppio del forno emesso nel 2006. La stessa, dopo aver superato un tribolatissimo e complicato iter burocratico-amministrativo, dopo aver respinto il ricorso della seconda classificata sia in primo grado che al Consiglio di Stato, si è fatta viva con Bea, dicendo, in sostanza: “Siamo pronti, quando partiamo coi lavori?”. Non solo: nella missiva viene anche paventata una richiesta di maxi risarcimento danni, se il progetto dovesse essere accantonato. Da qui l’assemblea urgente convocata da Bea, che vuole informare i Sindaci di questo rischio.
Intanto i desiani sono pronti alla mobilitazione….per non diventare la capitale della monnezza in Lombardia.