La giunta mette in liquidazione Brianzafiere, la società creata per realizzare il centro espositivo dell’artigianato brianzolo.
Dopo anni di polemiche e di tentativi regolarmente andati a vuoto, l’amministrazione comunale sembra orientata a rinunciare una volta per tutte all’idea di creare una vetrina per le aziende locali.
Il motivo? Semplice: non ci sono più soldi e l’operazione è stata giudicata poco efficiente e anti economica. Il via libera alla messa in liquidazione è stato deciso con una delibera adottata pochi giorni fa dalla giunta di Roberto Scanagatti.
Testualmente, l’atto recita che «la partecipazione del Comune di Monza in Brianza Fiere Scpa non è piu’ rilevante per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali causa il sopraggiungere di eventi non prevedibili, l’allungamento dei tempi del progetto, la scarsa operatività della società, che rendono difficile il raggiungimento dell’oggetto sociale e nel contempo il rispetto dei principi di efficienza, efficacia ed economicità a cui deve tendere l’azione amministrativa».
Se a queste considerazioni, si aggiunge poi il fatto che la Corte dei conti ha pure rilevato delle criticità, la decisione del Comune di mettere la parola fine all’avventura di Brianza fiere risulta alla fine quasi come scontata. La messa in liquidazione di Brianza fiere, detenuta per il 71,39% dal Comune di Monza e per il resto da Camera di commercio, Confartigianato Milano, Unione artigiani di Milano, Cna di Milano, Unione commercianti di Monza e Industriali brianzoli, hanno votato a favore Camera di commercio e Industriali, contraria la Provincia, gli altri si sono adeguato alla posizione generale.
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