Ac Monza arrivano gli stipendi, ma la compravendita?

Monza-Stadio-Brianteo-MBIn extremis ma è arrivato: il mezzo milione di euro impegnato lo scorso 28 novembre dal calciatore olandese Clarence Seedorf e dall'armatore connazionale Jan Lagendijk, finanziatori dell'Associazione calcio Monza Brianza 1912, è stato finalmente versato nelle casse sociali. L'amministratore unico del club, Maurizio Prada, ha dunque comunicato ai giocatori e ai membri dello staff tecnico nel pomeriggio di ieri che a breve verranno loro pagati gli stipendi di settembre e ottobre.


Monza-Stadio-Brianteo-MBIn extremis ma è arrivato: il mezzo milione di euro impegnato lo scorso 28 novembre dal calciatore olandese Clarence Seedorf e dall’armatore connazionale Jan Lagendijk, finanziatori dell’Associazione calcio Monza Brianza 1912, è stato finalmente versato nelle casse sociali. L’amministratore unico del club, Maurizio Prada, ha dunque comunicato ai giocatori e ai membri dello staff tecnico nel pomeriggio di ieri che a breve verranno loro pagati gli stipendi di settembre e ottobre.

Se la società può tirare un sospiro di sollievo, al contrario i tifosi biancorossi sono molto preoccupati per il naufragare delle trattative di compravendita del sodalizio centenario. In seguito all’abbandono polemico del tavolo (per la seconda volta) da parte dell’ultimo aspirante acquirente rimasto in lizza, cioè Filippo Colonna, amministratore del Consorzio Cipes (gestione autoparcheggi pubblici e privati), annunciato attraverso il nostro giornale, la dirigenza del Monza ha diffuso un lungo comunicato con il quale si intende ribaltare la responsabilità della rottura. “Gli azionisti – si legge – hanno nuovamente provveduto a immettere fondi per un totale di quasi 500mila euro nelle casse societarie, nella speranza di mantenere in vita il club nell’attesa di un compratore serio. Le notizie relative all’uscita del signor Filippo Colonna dai negoziati sono state una sorpresa, anche se il clima non era buono a seguito di un accordo firmato con il signor Colonna che lui stesso ha poi cercato di invalidare. L’accordo prevede molto di quello che è stato scritto, ossia che il 90% del club venga ceduto al signor Colonna per un euro. Con questo il signor Colonna assumerebbe il debito del club nei confronti di fornitori e venditori, che ammonta a 1,3 milioni di euro, e gli azionisti manterrebbero il debito di tutte le garanzie bancarie. Il signor Colonna inoltre riceverebbe tutti i crediti dovuti al Monza come parte della transazione, abbassando ulteriormente il suo impegno finanziario. Tuttavia, i documenti mostrano come il signor Colonna desideri risolvere il contratto di molti giocatori, tecnici e impiegati e del personale di servizio (ad esempio, i lavoratori allo stadio) e abbia redatto una lista con la collaborazione di personale attualmente inserito in Ac Monza durante riunioni di cui né gli azionisti né l’amministratore unico del club, Maurizio Prada, erano a conoscenza. Questa lista è stata in seguito presentata agli azionisti (ai quali è stato chiesto di pagare tutte le tasse e le spese per questi licenziamenti, sebbene gli azionisti non li ritengano giusti). Clarence Seedorf ha parlato a nome dei giocatori, così come a nome dei dipendenti, dicendo che tutti costituiscono una parte importante di Ac Monza e tale sarebbero dovuti rimanere. Gli azionisti e il signor Colonna non si sono trovati d’accordo su questo punto”.

Il comunicato così prosegue: “Paolo Bonacina, consulente finanziario di Colonna, ha cercato di rinegoziare e ha scritto suggerendo a Colonna di acquistare il club per 900mila euro, ma con gli azionisti che devono coprire tutto il debito sia con i fornitori che per quanto riguarda le garanzie bancarie, e tutte le spese relative ai licenziamenti. Precedentemente Colonna ha fatto un’offerta di 550mila euro, dove ancora gli azionisti si sarebbero dovuti accollare tutto il debito, garanzie bancarie e la lunga lista di giocatori e dipendenti che egli vuole licenziare. A un certo punto l’offerta è stata di 435mila euro, il prezzo della prima proposta formulata da Colonna. Era desiderio dei soci vendere il Monza a Colonna, come i tifosi hanno chiesto, ma non possono pagare ulteriormente per le esigenze dell’acquirente. Gli azionisti stanno pensando di non trattenere il signor Colonna nel contratto sottoscritto se insiste a sottrarsi ad esso”.

Ce n’è anche per gli altri aspiranti acquirenti: “Coloro i quali sono in attesa di acquisire il club attraverso il suo fallimento dovranno attendere a lungo, anche se sembra molto più semplice e corretto formulare una offerta decente e non lasciare che il club fallisca. ‘Per molto meno di un milione di euro coloro i quali sono in attesa della morte di ciò di cui affermano di volersi prendere cura potrebbero semplicemente comprare – afferma Deborah Martin (l’agente di Seedorf che gestisce le trattative di vendita del Monza, ndr) – Alla gente sta bene questo, continuano anche a sostenerli e a esprimere rabbia nei confronti degli azionisti che stanno lottando per tenerlo in vita. Avremmo venduto il club a Colonna per una cifra vicina a quella da lui offerta se non avesse insistito sui costi dei licenziamenti. Gli azionisti sono disposti a bere l’amaro calice, capiscono cosa deve essere fatto, ma in modo corretto'”.

Infine, si lascia aperta una porta a Colonna: “Senza alcun preavviso formale di un’uscita da parte di Colonna i soci continuano a sperare che lui onorerà la sua parola o formulerà un prezzo equo per il club, senza il peso dei licenziamenti. ‘Abbiamo dedicato molto tempo ai negoziati con il signor Colonna – conclude Martin – e forse abbiamo perso un’altra occasione come risultato, ma rimaniamo fiduciosi che sarà il nuovo proprietario di Ac Monza entro Natale, come ha detto'”.

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