Provincia, avanti la protesta. Meroni resta incatenato

meroni protesta provincia monza e brianzaÈ passata la prima notte per Fabio Meroni, assessore provinciale al Patrimonio. Incatenato. Da ieri infatti ha deciso di passare alle proteste plateali e dopo avere iniziato lo sciopero della fame (4 novembre 2012), si è legato con una catena al cancello di palazzo Grossi, in via Tommaso Grossi a Monza.


meroni protesta provincia monza e brianzaÈ passata la prima notte per Fabio Meroni, assessore provinciale al Patrimonio. Incatenato. Da ieri infatti ha deciso di passare alle proteste plateali e dopo avere iniziato lo sciopero della fame (4 novembre 2012), si è legato con una catena al cancello di palazzo Grossi, in via Tommaso Grossi a Monza.

Piove. Molto. Intorno ha i “suoi” a sostenerlo, ma forse sarebbe più corretto dire, a fargli compagnia, perché Meroni è deciso a non mollare: «Aspetto che arrivi il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi (o quelche suo sottosegretaio) e mi dimostri, conti alla mano, che l’eliminazione della provincia di Monza e Brianza porti a degli effettivi benefici alle casse dello Stato – e aggiunge Meroni – tra tutte le possibilità, quella di finire nell’area metropolitana di Milano è stata la peggiore».

Il lucchetto è stato chiuso ieri mattina al termine di una conferenza stampa e rimarrà così fino a sabato mattina, data del Consiglio provinciale aperto nella nuova sede ancora ridotta a cantiere, al quale è stato invitato.

In questi giorni durante i quali le previsioni meteo danno una continua perturbazione, oltre che sull’appoggio degli altri leghisti, potrà contare su di un gazebo (ovviamente verde) per proteggersi dalla pioggia e su di un piccolo magazzino dei messi provinciale dove potrà proteggersi dal freddo durante la notte.

«È un patrimonio culturale e sociale quello che dobbiamo difendere» ha chiosato Meroni.

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