Approvato a maggioranza l’assestamento di bilancio. Con 18 voti favorevoli, 9 contrari (Lega Nord, Pdl, Movimento 5 Stelle) e 2 astenuti (CambiaMonza e Una Monza per tutti), si chiude così un altro capitolo della giunta monzese guidata da Roberto Scanagatti.
Estinzione anticipata dei mutui, copertura delle richieste degli uffici e 5 milioni di euro per colmare lo squilibrio di bilancio: sono questi i principali interventi a monte dell’assestamento illustrato in sede consiliare dall’assessore Debora Donvito. Un bilancio, quello monzese, su cui «gravano i tagli alle risorse derivati dalla spending review in atto».
Tra le principali voci di entrata: l’Imu (8milioni 526mila euro), le sanzioni amministrative (2milioni e 300mila euro) e la Tarsu (oltre 1milione e 600mila euro). «L’aumento dell’Imu è stata una scelta sofferta ma necessaria. – ha spiegato l’assessore al Bilancio – Abbiamo comunque agito tutelando la prima casa, così come le attività commerciali e produttive. Certo quelle generate dall’Imposta Municipale Unica sono le entrate più consistenti, ma è doveroso sottolineare che non sono certo le uniche».
E, se per quanto riguarda l’assestamento al bilancio la parola fine è stata ormai posta, Monza resta con il fiato sospeso sulla questione “patto di stabilità”. Sette i milioni di euro che mancano all’appello per non sforarlo entro il 31 dicembre. Le soluzioni pensate dall’amministrazione per riuscire a colmare il gap sono due. La prima, che poi sembra essere anche la più fattibile, è “l’operazione Esselunga”: con 8,5 milioni di euro il complesso commerciale che dovrebbe sorgere in via Stucchi metterebbe definitivamente la parola fine alla faccenda. La seconda opzione prevede la vendita di alcuni immobili di proprietà comunale: via Appiani in cima alla lista dei candidati. Meglio ancora se si verificassero entrambe le condizioni.
Foto: in basso, l’assessore al Bilancio del comune di Monza, Debora Donvito
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