Non vuole il divorzio e fa pestare la moglie

carabinieri-auto-mbNon voleva il divorzio e cosí ha fatto picchiare la moglie da un conoscente, dopo averla perseguitata e minacciata di morte per oltre un anno.


carabinieri-auto-mbNon voleva il divorzio e cosí ha fatto picchiare la moglie da un conoscente, dopo averla perseguitata e minacciata di morte per oltre un anno.

Arrestati dai carabinieri di Monza, C.G, 40 enne monzese, ed il suo complice, sono stati condannati per stalking e violenze a due anni e venti giorni di carcere, senza alcun beneficio di legge.

Non era felice e voleva cambiare vita. Antonella, monzese di 35 anni, ha perciò avviato le pratiche per la separazione dal marito, circa un anno e mezzo fa. Lui, di diverso parere, fin da subito le ha giurato vendetta, promettendo di non lasciarla in pace e di ucciderla se l’avesse vista con un altro uomo.

Antonella però non si é lasciata intimidire ed anzi, ha cercato di velocizzare la sua separazione. “Fin dai primi mesi in cui si é separata dal marito ha iniziato a ricevere sms e telefonate minatorie – spiega il legale della vittima – ed ha sporto immediatamente denuncia. Il suo ex marito é arrivato a minacciarla di morte più volte”. Nonostante la paura e lo sconforto, Antonella ha continuato per la sua strada fin quando, qualche mese fa, una telefonata in ufficio l’ha davvero terrorizzata “Sulla segreteria telefonica della signora, registrato in ufficio, c’era un messaggio lasciato da una voce maschile, non dell’ex coniuge, che la minacciava di morte nuovamente. Le hanno promesso di spararle”. Antonella, spaventata e ormai preda di un profondo disagio psicofisico, non sapeva cosa realmente le sarebbe accaduto.

La risposta é arrivata poco dopo. Una sera, fuori dal suo studio, la donna è stata picchiata a colpi di mazza da uno sconosciuto. La denuncia presentata subito dopo ha messo in moto le indagini che, in poche settimane, hanno portato al l’identificazione dei responsabili “Lei sapeva che era stato il marito, se lo sentiva”. I carabinieri di Monza, dopo aver scaricato il messaggio incriminato dalla segreteria e immagini di video sorveglianza sul luogo dell’aggressione, sono risaliti a mandante ed esecutore. Amici di vecchia data, i due sono stati arrestati e processati lo scorso venerdì. Tutti e due sono stati condannati a due anni e venti giorni di reclusione, al pagamento di 15.000 euro di provvisionale ed alle spese processuali. Assolto invece, il proprietario dell’auto usata per il pestaggio, anch’egli amico dei due imputati. Per lui, l’avvocato di Antonella ha già pronto il ricorso.

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