“Un attacco strumentale”. Così Paolo Severgnini, portavoce di Lealtà e Azione, ha commentato la notizia del rifiuto da parte del sindaco di Monza Roberto Scanagatti di concedere al suo gruppo in affitto la Sala Maddalena.
Severgnini ha spiegato che circa un mese fa era stata avanzato la richiesta scritta per ricevere in locazione la sala monzese così da svolgere un incontro pubblico dal tema “Sfide nel mondo del lavoro nell’epoca della finanza globale”.
L’incontro era previsto per venerdì 26 ottobre. Circa una settimana fa ecco giungere alla sede di via Dante una mail ufficiale (con tanto di numero di protocollo) che negava l’autorizzazione in quanto «L’amministrazione comunale non era intenzionata a concedere l’uso di spazi pubblici ad associazioni i cui principi ispiratori e le cui attività risultano estranei e contrari alla cultura del rispetto delle diversità e della tolleranza che si vuole invece promuovere».
Il primo cittadino ha ribadito la sua decisione in occasione del consiglio comunale sottolineando, in primo luogo, come la concessione degli spazi pubblici sia ad “insindacabile giudizio dell’amministrazione”. Il sindaco ha poi fatto riferimento a una delega regionale del 12 aprile 2011, con la quale si revocavano gli spazi all’associazione a Milano.
«Ritengo che la motivazione sia infondata – ha detto Paolo Severgnini – Siamo in democrazia e vogliamo poter esprimere il nostro pensiero. Probabilmente lo spazio non ci è stato concesso perchè non siamo della stessa linea politica della maggioranza». Il gruppo Lealtà e Azione ha ora inviato una richiesta di incontro al primo cittadino monzese così da avere ulteriori chiarimenti.
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