Desio, il flash mob….meno “mob” della storia

flashmob-desioÈ stato “flash”, quello sì. Ma “mob” davvero poco, anzi per nulla. Altro che folle o masse, giovedì sera a Desio – per dire no alla violenza sulle donne – erano “quattro gatti”.


flashmob-desioÈ stato “flash”, quello sì. Ma “mob” davvero poco, anzi per nulla. Altro che folle o masse, giovedì sera a Desio – per dire no alla violenza sulle donne – erano “quattro gatti”.

Contati. Anzi: alle 20.30, orario dell’appuntamento, i partecipanti all’iniziativa erano sette: i promotori (tra cui una consigliera comunale), due assessori donna del Comune (Franca Biella e Valeria Vinci), una ragazza pakistana, Camillo Redaelli dei Comitati di quartiere. Una desolazione.

Al megafono la consigliera Giovanna Abile, ideatrice dell’iniziativa, ha provato a richiamare gente, “siamo pochi ma fa niente – ha urlato nel deserto della piazza – l’importante è dare un segnale contro questo fenomeno”. Alla spicciolata, si è unita qualche persona, ma che si contavano tranquillamente sulle punte di una, due mani.

Eppure, le donne di Desio sono almeno 20 mila…e l’iniziativa era stata pubblicizzata su siti, social network, persino in consiglio comunale.
I manifestanti hanno acceso qualche candela rossa e posizionato a terra delle scarpe femminili, che sono poi state donate alle donne indigenti tramite la San Vincenzo.

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