Confindustria Monza e Brianza, i dati di ottobre
Un ottobre amarognolo per Confindustria Monza e Brianza, dopo la lieve ripresa settembrina. L’indagine congiunturale dell’ente riporta l’incertezza sul barometro delle imprese della provincia di Monza e Brianza, in linea con il trend nazionale. Il fatturato segna un calo del 10%, il portafoglio ordini del 3% e le scorte dell’1%.
La minore attività lavorativa è testimoniata anche dall’aumento del ricorso agli ammortizzatori sociali: ne stanno facendo uso 123 aziende per 6186 dipendenti contro le 102 per 4714 dipendenti rilevate a settembre.
Nelle previsioni per dicembre, il calo degli ordinativi si ripercuote sul fatturato che viene indicato come stabile nel 38% dei casi e in aumento solo nel 25%; gli ordini restano stabili per il 50% dei rispondenti; l’export segna il passo con il 67% che prevede stabilità e solo il 17% un aumento.
Nello spaccato dei settori, risente del nuovo stop dei mercati il metalmeccanico che prevede in diminuzione il fatturato (53% delle risposte) e l’export (80% delle risposte); export stabile per il chimico (50% delle risposte) e per il tessile (67% delle risposte), di nuovo in aumento per il legno arredo (50% delle risposte) ma con un portafoglio ordini uguale nel 67% dei casi, segno della continua stagnazione del mercato interno.