La polizia locale sosta in divieto. Un lettore denuncia
Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo di un cittadino che ha documentato con foto il divieto di sosta di un’auto della polizia mucipale a Desio e si interroga se la legge è uguale per tutti.
Buongiorno,
mi chiamo L. S., vi scrivo in relazione alle foto che allego, scattate in data odierna giovedì 29 Novembre 2012, a Desio in via Matteotti davanti al Giudice di Pace.
Come si evince dalle immagini allegate, è palese che la camionetta della Polizia Municipale di Bovisio Masciago sia stata parcheggiata in una posizione che, “se non bastasse l’indicazione del cartello stradale” platealmente viola il Codice della Strada, ma mi permetto di aggiungere, viola le più elementari regole civiche e di buon senso.
La mia “denuncia” so che non servirà a nulla, ma l’ho fatta perché noi cittadini siamo bersagliati da multe, anche ridicole, tipo “perché scaduti i tempi della sosta regolarmente pagata”, ovvero hai sostato oltre i minuti pagati.
Comunque sia le automobili delle autorità tutti i giorni dell’anno sono parcheggiate in questa maniera e nonostante le telefonate alla Polizia Municipale di Desio, nulla cambia.
Mi chiedo ma perché le regole le devono seguire solo i cittadini?
C’è forse una legge che autorizza, in questo caso la Polizia municipale a sovvertire il codice della strada che lei stessa indottrina a furia di multe a noi poveri mortali?
Ultima chicca,i due vigili “proprietari del veicolo fotografato” escono dal Giudice di Pace,
uno dei due si mette al volante, facendo manovra e guidando con una mano…l’altra era impegnata reggere il cellulare all’orecchio. (documentabile)
Il rinnovamento del nostro Paese deve passare dalla rieducazione al rispetto delle regole di chi le leggi e le regole le impone e reprime giustamente chi non le rispetta, altrimenti come si può ancora oggi dare credito alle Istituzioni?
P.S. il comando dei Vigili di Desio è stato chiamato, ma probabilmente nella quasi ora e mezza di “mala sosta”,non sono riusciti a passare.
LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI?
Grazie
E-mail firmata arrivata in redazione il 29 novembre 2012