
Circa 150 su 230 i dipendenti della Inps che questa mattina si sono riuniti davanti alla Prefettura di Monza per manifestare il loro dissenso verso il taglio di 300 milioni di euro previsto al fondo produttività nel “disegno di legge stabilità”. CISL MB, FP MB, CGIL MB, UIL-PA MB, USB MB, FIALP-CISAL MB, RSU e INPS: queste le sigle sindacali presenti alla manifestazione.
Circa 150 su 230 i dipendenti della Inps che questa mattina si sono riuniti davanti alla Prefettura di Monza per manifestare il loro dissenso verso il taglio di 300 milioni di euro previsto al fondo produttività nel “disegno di legge stabilità”. CISL MB, FP MB, CGIL MB, UIL-PA MB, USB MB, FIALP-CISAL MB, RSU e INPS: queste le sigle sindacali presenti alla manifestazione.
«Quanto prevede il disegno di legge è inaccettabile – ha spiegato Giuseppe Leone segretario Fp Cisl Brianza – Se dovesse venir approvato non solo ci sarebbero delle conseguenze negative per i lavoratori ma pure per la cittadinanza in quanto il servizio andrebbe verso un peggioramento qualitativo».
Oltre ai tagli sarebbe poi in previsione un esubero di 3mila lavoratori Inps. «È nostra intenzione avviare una raccolta firme per portare la questione direttamente in Parlamento – ha sottolineato Leone – Siamo davanti a un paradosso: basterebbe fare due conti, il serbatoio degli sprechi da cui recuperare risorse economiche è molto più ricco delle tasche dei lavoratori. Lavoratori che hanno le retribuzioni ingiustamente bloccate per legge dal 2010».
I lavoratori, mobilitati da giorni nei posti di lavoro, sono pronti a sostenere una riorganizzazione del sistema “a somma positiva”, vale a dire che “garantisca il mantenimento del livello dei servizi, il recupero selettivo delle risorse da sprechi e disorganizzazioni, la valorizzazione delle competenze e delle professionalità interne agli enti. Una riorganizzazione che inizi proprio dal taglio degli incarichi esterni, appalti e pagamenti impropri e che meglio retribuisca i lavoratori.