Cavenago: la mensa scolastica solo per chi paga. Scoppia la bagarre, ma arriva un benefattore

bambini-dispalleSi è scatenato un vero e proprio putiferio intorno alla piccola Cavenago e alla scelta del suo sindaco Sem Galbiati di non fornire più i pasti ai bambini delle scuole del paese che non fossero in regola con i pagamenti del servizio. Nel giro di poco tempo i media nazionali e anche la rete d'oltralpe France2 hanno voluto chiedere spiegazioni al primo cittadino.


bambini-dispalleSi è scatenato un vero e proprio putiferio intorno alla piccola Cavenago e alla scelta del suo sindaco Sem Galbiati di non fornire più i pasti ai bambini delle scuole del paese che non fossero in regola con i pagamenti del servizio. Nel giro di poco tempo i media nazionali e anche la rete d’oltralpe France2 hanno voluto chiedere spiegazioni al primo cittadino.

«Tutto è nato lo scorso 10 settembre quando la società Sodexò, che fornisce i pasti alle nostre scuole, ci ha chiesto di regolizzare i pagamenti alla famiglie con un debito superiore ai 50 euro – spiega Galbiati – abbiamo quindi avvisato tutte le famiglie e chiesto loro un pagamento degli arretrati: alcune hanno accettato, altre invece si sono rifiutate per vari motivi. Abbiamo quindi deciso di dire stop ai morosi, concedendo la possibilità di portarsi il pasto da casa».galbiati-sem---sindaco-cave

E così è stato per due bambine che si sono presentate a scuola con il pranzo al sacco: le prime difficoltà legate alla possibilità di mangiare insieme alle altre bambine nella mensa, sono state superate grazie all’intervento dell’Asl che ha dato il benestare. A sostegno delle bambine è intervenuto anche un benefattore che si è offerto di pagare la mensa alle due: «Fortunatamente siamo riusciti a risolvere questa situazione e questa settimana tutti bambini mangeranno il pasto della mensa – continua il sindaco – già da settimana prossima però altri bambini, i cui genitori non hanno voluto pagare i pasti arretrati, torneranno a portarsi il cibo da casa».

Ora però per il sindaco è scoppiata anche una questione interna legata al proprio partito: diversi esponenti del Pd hanno infatti criticato il pugno duro del collega. Qualche voce ha anche chiesto la sua uscita dal partito. Galbiati ha quindi chiesto di incontrare il segretario del Pd Pierluigi Bersani, per esporgli il problema.

«Ho seguito questa linea perchè credo che sia rispettosa nei confronti di chi paga e perchè è l’unico modo per mantenere positivo il bilancio del comune e riuscire a rispettare il patto di stabilità – conclude Galbiati – ho quindi chiesto di parlare con Bersani per esporgli la linea che sto seguendo, che credo rispetti i principi anche del nostro partito».

in foto: il sindaco Sem Galbiati

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