Pedemontana: si dimette Ad Soresina. Domenica 30 il corteo «No Pedemontana»

autostradaPasso indietro per l'amministratore delegato di Autostrada Pedemontana, Bruno Soresina, arrivato alla guida della società nel dicembre del 2011. Dopo solo nove mesi di lavoro ha quindi deciso di lasciare il proprio incarico: indiscrezioni parlano di diversa visione nello sviluppo del progetto fra Soresina e il presidente di Pedemontana, Salvatore Lombardo.


autostradaPasso indietro per l’amministratore delegato di Autostrada Pedemontana, Bruno Soresina, arrivato alla guida della società nel dicembre del 2011. Dopo solo nove mesi di lavoro ha quindi deciso di lasciare il proprio incarico: indiscrezioni parlano di diversa visione nello sviluppo del progetto fra Soresina e il presidente di Pedemontana, Salvatore Lombardo.

Fra le ipotesi più accreditate anche le difficoltà economiche avrebbero spinto alle dimissioni l’A.d.: sembra infatti che ci siano complessità nel reperire nuovi finanziamenti che potrebbe portare nella peggiore delle ipotesi allo stop dei cantieri già avviati nella parte ovest del tracciato. Il presidente della provincia di Milano Guido Podestà, in una nota stampa ha semplicemente dichiarato di aver preso atto di queste dimissioni che, sempre secondo le parole di Podestà, sono arrivate per motivi personali. La provincia di Milano, è bene ricordare, controlla il 68% della società Pedemontana.

Ma i problemi per Pedemontana non sono solo interni, ma anche provenienti dai comitati riuniti sotto il nome di «No Pedemontana» che per il 30 settembre hanno organizzato una manifestazione a Desio insieme a tutti gruppi aderenti, tra cui: l’Associazione parchi del vimercatese, il Wwf, Legambiente e la fondatrice dei «No pedemontana», Alternativa verde per Desio.

«In uno dei maggiori periodi di crisi economica del nostro Paese, in un’Italia completamente cambiata rispetto agli anni del boom economico in cui l’opera è stata concepita, questo progetto non risolverà i problemi legati alla mobilità – si legge in una nota di Legambiente Desio – mentre sicuramente devasterà ulteriormente il nord Milano consumando ulteriore preziosissimo suolo fra autostrada, opere viarie complementari e connesse e nuovi edifici in massima parte inutili e figli di logiche speculative spesso opache dove invece la tendenza dovrebbe essere quella opposta».

Ma l’assessore regionale alle infrastrutture Raffaele Cattaneo difende a spada tratta l’opera, respingendo al mittente le accuse dell’opposizione e di Legambiente:

“Sul tema Pedemontana, a sinistra, vedo grande confusione, pari solo all’agitazione di taluni suoi esponenti – dichiara Raffaele Cattaneo – Legambiente, il cui unico obiettivo evidentemente è l’azzeramento di tutti i cantieri, propone un’improvvisata spending review, che dovrebbe avvenire, paradossalmente, anzichè su fondi pubblici, su investimenti privati. Le nuove autostrade lombarde infatti, come noto, sono prevalentemente autofinanziate da investitori di mercato, quindi dovremmo dire agli investitori privati che non vogliamo le loro risorse finanziarie per fare opere pubbliche, che interessano tutti i cittadini e sono definite da regole e piani finanziari approvati dal Governo perchi lo dice Legambiente? E alle migliaia di lavoratori che in queste opere troverebbero opportunità di impiego in un momento di crisi chi lo spiega che non si fa più nulla? Sempre Di Simine e l’ex sindacalista Balotta?. Alcuni esponenti del Pd lamentano invece a gran voce scenari da incubo sulla situazione finanziaria di Pedemontana e sembrerebbero dunque molto preoccupati dell’ipotesi che la nuova autostrada non si faccia più. Si mettano un po’ d’accordo. Noi continuiamo a ritenere Pedemontana un’opera assolutamente necessaria e guardiamo con preoccupazione a tutto ciò che potrebbe rallentarne la realizzazione”.

 

articolo aggiornato alle 10.25

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