Monza, «Gp devastante per il parco». L’accusa del comitato Cederna

monza-gp-formula1-pubblico-mbUn film già visto, da almeno 90 anni. La compatibilità tra parco e autodromo anima le discussioni dei brianzoli dal 1922, da quando il circuito monzese vide la luce all'interno del parco reale. E, già allora, come riportato dal Comitato per il Parco A. Cederna, gli editoriali dei quotidiani ammonivano circa il futuro del polmone verde nostrano. «L'agonia del regio parco» era il titolo di un articolo del 9 marzo 1922. E, puntale, una volta calato il sipario sulla tre giorni più rombante della provincia, ecco la denuncia dell'associazione ambientalista.


monza-gp-formula1-pubblico-mbUn film già visto, da almeno 90 anni. La compatibilità tra parco e autodromo anima le discussioni dei brianzoli dal 1922, da quando il circuito monzese vide la luce all’interno del parco reale. E, già allora, come riportato dal Comitato per il Parco A. Cederna, gli editoriali dei quotidiani ammonivano circa il futuro del polmone verde nostrano. «L’agonia del regio parco» era il titolo di un articolo del 9 marzo 1922. E, puntale, una volta calato il sipario sulla tre giorni più rombante della provincia, ecco la denuncia dell’associazione ambientalista.

«Il parco durante il weekend del gran premio viene devastato, ormai da 90 anni – spiega Bianca Montrasio, presidente Comitato per il Parco – e solo il grande lavoro delle Gev e di molte persone che hanno a cuore la nostra più grande risorsa consente di contenere l’impatto. I politici e la Camera di Commercio continuano a parlare di indotti turistici. Bene, dove sono? Cosa resta sul territorio? Non è l’autodromo il fiore all’occhiello di Monza, il biglietto da visita di una città con storia e cultura millenarie, una città che storicamente ha una dignità e un rilievo indipendenti dal circuito. È vergognoso che non se ne sappia nulla nel mondo e persino in Italia, come non si sa nulla del complesso Parco, Villa e Giardini, che dovrebbero essere il vero gioiello di Monza».

Secondo voi, lettori di MB News: parco e autodromo sono oggi compatibili, magari grazie alla crescente attenzione delle autorità competenti, ai minori fuochi liberi e al piano del traffico? Oppure, non lo sono mai stati e nemmeno l’intervento di nove decenni ha posto un freno o un compromesso alla situazione? Quanto incide, secondo voi, la tre giorni di gare sull’ecosistema parco? Quanto incide, in termini economici e di opportunità, la tre giorni di gare sul territorio? Commentate di seguito

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