Camera Penale MB: stop alle intercettazioni e no alla cancellazione trinbuale di Desio

monza-tribunale-MBUno sciopero corale, "glocalizzato", quello che per tutta la settimana coinvolge la Camera Penale di Monza e Brianza che, unitamente a quelle di tutta Italia, protesta contro l'utilizzo delle intercettazioni telefoniche, la situazione delle carceri, il rinvio della riforma della Giustizia e la decisione di sopprimere la sede distaccata del Tribunale di Desio, nell'ottica della Spending Review.


monza-tribunale-MBUno sciopero corale, “glocalizzato”, quello che per tutta la settimana coinvolge la Camera Penale di Monza e Brianza che, unitamente a quelle di tutta Italia, protesta contro l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche, la situazione delle carceri, il rinvio della riforma della Giustizia e la decisione di sopprimere la sede distaccata del Tribunale di Desio, nell’ottica della Spending Review.

Lunedì mattina, presso la sede della Camera Penale, si è tenuto un dibattito in apertura dello stato di agitazione «Accantonata La riforma costituzionale della Giustizia proseguono, come evidenziato dalla cronaca quotidiana, invasioni di campo da parte di alcune Procure – esordisce il Presidente della Camera Penale MB, Marco Negrini – nonché un utilizzo improprio delle intercettazioni telefoniche. Questo strumento ha per legge limiti invalicabili, in quanto le stesse costituiscono un incursione nella sfera più intima dei cittadini. Ascoltare le conversazioni del difensore con i propri Assistiti o delle più alte cariche dello Stato costituisce dunque un’inaccettabile violazione processuale». Come penalisti, gli avvocati tengono a rimarcare la loro posizione sulla situazione delle case di correzione «Le carceri italiane continuano a versare in una situazione drammatica – prosegue Negrini – e la funzione rieducativa della pena prevista dalla nostra Costituzione non riceve alcuna applicazione concreta.

Il ricorso allo strumento della custodia cautelare in carcere, misura di carattere assolutamente eccezionale in attesa della sentenza definitiva, non sempre appare conforme alle sussistenza delle effettive esigenze di cautela previste dall’ordinamento. Si aggiunga che, purtroppo, residuano casi di maltrattamenti nei confronti di soggetti arrestati, e molti sono costretti a scontare la pena in condizioni di disagio». La soluzione, secondo la Camera Penale, sta altrove «Nessun segnale si avverte in direzione di una seria e necessaria depenalizzazione, e la riforma del nostro anacronistico sistema sanzionatorio non ha ricevuto alcun nuovo impulso – spiega il Presidente – Non è possibile rimandare una complessiva riforma della giustizia in direzione di un Giudice terzo e di un’effettiva equidistanza tra accusa e difesa.

Chiunque dovesse imbattersi in un procedimento penale si confronterà con un sistema giustizia caratterizzato da norme vetuste e da una parità tra chi accusa e chi difende spesso solo di facciata». A livello locale, poi, unendosi a Sindaci ed istituzioni, gli avvocati della Camera Penale sono assolutamente contrari alla cancellazione della sede distaccata del tribunale di Desio che, però, potrebbe essere scongiurata da una proroga di questi ultimi giorni, per motivi organizzativi e funzionali «La riforma delle circoscrizioni giudiziarie ci ha assolutamente ignorato – conclude Negrini – la sede distaccata di Desio è attiva e soddisfa un lauto bacino di utenza, sarebbe una grave carenza non averlo più sul territorio».

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