Pedemontana, i sindaci non ci stanno. Appello a Regione e Provincia

pedemontanaUna dichiarazione, all'unisono, che ha tutte le sembianze di un appello. È quanto chiedono, a Regione Lombardia e alla provincia di Monza e Brianza, i 16 sindaci del tavolo sovracomunale di Lissone, sul tema Pedemontana. «Vogliamo evitare – si legge in una nota diramata dall'ufficio del sindaco di Lissone, che ha presieduto il tavolo – di assistere al rimpallo delle responsabilità, come accade da mesi, e a un immobilismo sia della Provincia che della Regione.


pedemontanaUna dichiarazione, all’unisono, che ha tutte le sembianze di un appello. È quanto chiedono, a Regione Lombardia e alla provincia di Monza e Brianza, i 16 sindaci del tavolo sovracomunale di Lissone, sul tema Pedemontana. «Vogliamo evitare – si legge in una nota diramata dall’ufficio del sindaco di Lissone, che ha presieduto il tavolo – di assistere al rimpallo delle responsabilità, come accade da mesi, e a un immobilismo sia della Provincia che della Regione.

Vogliamo certezze su tempi e risorse. Tutti facciano in pieno la loro parte».

I sindaci dei 16 comuni brianzoli (Albiate, Barlassina, Biassono, Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio, Lentate sul Seveso, Lissone, Macherio, Meda, Monza, Muggiò, Seregno, Seveso, Sovico, Vedano al Lambro) si incontrano da tre anni per discutere e affrontare le ricadute locali del nuovo sistema autostradale.

I due enti superiori, però, perlomeno stando a quanto dichiarato all’unisono dai sindaci in questione, sembrano fare orecchie da mercanti: «la Provincia di Monza e Brianza e la Regione Lombardia – prosegue la comunicazione – collaborino con noi nell’individuare le soluzioni affinché con l’avvio dei cantieri siano evitati gravi impatti negativi sul territorio, e per anni. Le criticità vanno affrontate e risolte prima che si trasformino in problemi irrisolvibili. Studi sul traffico hanno confermato le preoccupazioni dei Sindaci, evidenziando la necessità di eseguire alcuni interventi per evitare gravi problemi di saturazione della viabilità locale durante la costruzione della Pedemontana e, di conseguenza, una ricaduta negativa per inquinamento e qualità della vita delle popolazioni residenti. In particolare vanno risolti i nodi della cantierizzazione nell’area tra la SS35 Milano-Meda, lo svincolo di Desio/Lissone e la SP6 (la nuova strada provinciale tra la SS 36 Milano-Lecco, l’ospedale di Monza e l’autostrada). La realizzazione di quest’ultimo collegamento è affidato alla Società Pedemontana solo sino a Vedano al Lambro, mentre il tratto di innesto con la SS36 è di competenza della Provincia: la quale però, a pochi mesi dall’apertura dei cantieri, non ha le risorse economiche per garantirne la realizzazione, mentre i Comuni, nonostante le difficoltà di bilancio, hanno da tempo versato il finanziamento a loro carico. I Sindaci hanno più volte sottolineato agli Enti competenti (Provincia e Regione) tutte le loro preoccupazioni in merito ai punti critici ancora irrisolti, ma invano. Nessuna risposta. Il 3 luglio 2012 i Sindaci si presenteranno ad una audizione alla Commissione IV della Provincia di Monza e Brianza. Il Tavolo ha chiesto più volte un incontro urgente all’Assessore regionale Raffaele Cattaneo, e un’audizione in Regione. Non è più possibile attendere. Il Tavolo intende ora assumere tutte le iniziative più opportune, coinvolgendo anche i consiglieri provinciali, i consiglieri regionali e i parlamentari eletti in questo territorio».

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