«In ambito locale, le città non dovrebbero essere governate dai partiti, ma andrebbero salvaguardate da logiche gerarchiche». Questo l’esordio di Ruggero Sala, 52 anni, candidato sindaco a Lissone della lista civica “Per Lissone Oggi”, volto noto della politica lissonese e vicesindaco dal 2002 al 2007. «Basta scaramucce, basta scelte prese sulla base di logiche sovra comunali e non nell’interesse di Lissone».
È per questo che ti presenti?
Mi presento perché amo la mia città e mi dispiace vederla così, alla mercé di partiti politici che prendono decisioni dall’alto. Vorrei che si tornasse a votare la persona, non il colore: o ti fidi o non ti fidi.
Quali sono le criticità di Lissone?
Il quartiere Aler, alla cui riqualificazione mi sono opposto, arriveranno altre 150 famiglie da fuori Lissone, con esigenze specifiche a cui non saremo in grado di rispondere. Prima, si dovrebbe rispondere alle necessità delle famiglie che già abitano il quartiere, magari da anni. Poi, sicuramente, la carenza di strutture pubbliche e la mancanza di un vero piano per il rilancio economico, artigianale e commerciale di Lissone. Oltre, chiaramente, all’aspetto demografico.
Quali le priorità? Cose c’è da fare?
Da fare, molto. Tuttavia, non è questo il momento di raccontare favole all’elettorato, di fare promesse. Entro fine anno, con la questione bilancio, all’atto pratico sarà possibile concludere poco o niente. È tempo di ripianificare la città, di studiare, di attendere e di mettere a regime la macchina pubblica.
Cosa ti aspetti da queste amministrative? Qual è l’obiettivo?
L’obiettivo è fare il sindaco. Ma specialmente mi auguro che a queste elezioni i cittadini che votavano su base nazionale tornino a puntare sull’esperienza e sulle capacità. Per questo abbiamo stilato una lista eterogenea, trasversale, con persone di diversa estrazione sociale e capacità, che hanno contribuito a stilare un programma a cui crediamo molto.
In foto: Ruggero Sala.
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