Caponago: la TEM rischia di “togliere” il pane a 600 famiglie dei Gas

agricoltura - mbMancano pochissimi giorni all'apertura dei cantieri della tangenziale est esterna di Milano. Per molti sarà la strada che decongestionerà l'attuale tangenziale, rendendo la mobilità milanese più veloce. Ma c'è anche chi, come i Gas aderenti a "Spiga e madia", si vedrà cancellare i terreni dove da anni coltivano e raccolgono il grano per prodursi il pane sul territorio di Caponago. Ecco che oggi sono pronti per protestare.


agricoltura - mbMancano pochissimi giorni all’apertura dei cantieri della tangenziale est esterna di Milano. Per molti sarà la strada che decongestionerà l’attuale tangenziale, rendendo la mobilità milanese più veloce. Ma c’è anche chi, come i Gas aderenti a “Spiga e madia”, si vedrà cancellare i terreni dove da anni coltivano e raccolgono il grano per prodursi il pane sul territorio di Caponago. Ecco che oggi sono pronti per protestare.

Coinvolte sono 600 famiglie che fino ad ora hanno prodotto il loro pane attraverso una filiera corta che potrebbe però fermarsi se, come previsto, su quei terreni verranno realizzate le opere di connessione della nuova tangenziale con l’autostrada A4.

«L’apertura dei cantieri necessari per realizzare la Tangenziale Est esterna di Milano è, ormai, imminente e si svilupperà dal campo-base approntato lungo la Rivoltana e verrà, inizialmente, finanziata da un prestito-ponte di 120 milioni di euro – affermano in un comunicato i rappresentanti di “Spiga e Madia” – Lo ha annunciato, con un comunicato stampa diffuso martedì 6 marzo, Tangenziale Esterna SpA. I cantieri verranno aperti, dunque, nonostante manchino all’appello oltre l’80% delle risorse necessarie per completare l’opera. Il conto, infatti, ammonta a quasi due miliardi di investimenti complessivi previsti per la realizzazione dell’opera. Non c’è una data certa per la chiusura dell’accordo con le banche, che saranno le grandi finanziatrici dell’opera, ma Tem spa ha deciso di dare comunque il via al primo lotto dei lavori. Ciò significa che la realizzazione dell’opera parte, che non è certo che i lavori arrivino a compimento, mentre l’unica certezza – vista anche la localizzazione scelta per il primo campo base – è che la Tangenziale Est esterna potrebbe cancellare il progetto “Spiga & madia”: la rotonda che collegherà la Tangenziale all’A4 sorgerà, infatti, sui terreni agricoli dove 600 famiglie dei gruppi di acquisto solidali della Brianza coltivano da anni il grano per il loro pane. Un progetto di “filiera corta”, realizzato su un terreno convertito all’agricoltura biologica dalla sapienza contadina e con il sostegno dell’economia solidale brianzola, nella Provincia più cementificata d’Italia».

E per protestare contro quello che i Gas ritengono un vero e proprio scempio, l’appuntamento per tutti gli aderenti a “Spiga e madia” è per oggi 24 marzo a Caponago, sui terreni coltivati dal gruppo d’acquisto per piantumare alcune specie arboree in difesa della biodiversità del territorio.

«Ancora una volta facciamo appello alle istituzioni coinvolte (Provincia di Milano, Provincia di Monza e Brianza e i Comuni interessati dall’opera) – concludono i Gas – affinché non barattino presunte esigenze di mobilità con il diritto delle comunità alla sovranità alimentare».

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