San Gerardo e Bicocca contro le sigarette. Ma uno specialista su quattro fuma

Fumare fa male, lo sanno tutti, figuriamoci i dottori che, spesso, esortano i propri pazienti a dire addio alle bionde. Ma, cosa succede se è proprio il medico ad avere il vizio della sigaretta? Quanto è efficace l’attenzione degli operatori sanitari al problema? A queste domande prova a rispondere “Bicocca Smoking Free”, studio partito nel dicembre 2011, promosso dall’Università Bicocca e dalla Clinica Pneumologica del San Gerardo di Monza, che si propone di fare luce su conoscenze, diffusione e sensibilizzazione del tabagismo tra gli stessi operatori sanitari.
Fumare fa male, lo sanno tutti, figuriamoci i dottori che, spesso, esortano i propri pazienti a dire addio alle bionde. Ma, cosa succede se è proprio il medico ad avere il vizio della sigaretta? Quanto è efficace l’attenzione degli operatori sanitari al problema? A queste domande prova a rispondere “Bicocca Smoking Free”, studio partito nel dicembre 2011, promosso dall’Università Bicocca e dalla Clinica Pneumologica del San Gerardo di Monza, che si propone di fare luce su conoscenze, diffusione e sensibilizzazione del tabagismo tra gli stessi operatori sanitari.
«Il tabagismo – si legge in un documento diffuso alla stampa da Alberto Pesci, primario Pneumologia al San Gerardo e responsabile del progetto, che si chiuderà nel luglio 2014 – risulta essere molto diffuso tra gli operatori sanitari. Questa situazione è fortemente critica perché genera nel paziente una percezione di “normalità” riguardo alla problematica del fumo di sigaretta e, di conseguenza, riduce l’efficienza di eventuali consigli di astensione. Le conoscenze riguardanti i danni del fumo così come le tecniche di disassuefazione sono ancora insufficienti nella classe medica e più in generale tra gli operatori sanitari. In una ricerca effettuata dall’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri nel 1998 risultava che un terzo degli operatori erano fumatori, mentre i non fumatori erano il 38% e gli ex fumatori il 29%. Tra i medici la prevalenza dei fumatori risultava essere intorno al 25%. Un altro dato che si poteva evincere da questa ricerca è che il 30% degli operatori sanitari non riteneva il fumo la principale causa di morte prevenibile nei paesi industrializzati ed uno su due riteneva che il fumo sia meno dannoso dell’inquinamento atmosferico. La sottostima dei danni generati dal fumo era maggiore nei fumatori».
“Bicocca Smoke Free” è un progetto articolato rivolto a studenti, dottorandi, specializzandi e docenti dei corsi di laurea della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria, Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Biotecnologie Mediche, Infermieristica dell’Università degli Studi di Milano Bicocca. Il progetto si articolerà attraverso 7 fasi a cui seguirà un’analisi statistica e mira a: formare operatori sanitari con una maggior consapevolezza del meccanismo di dipendenza da nicotina e delle tecniche di dissuefazione dal fumo e ridurre la prevalenza di studenti fumatori che si diplomeranno presso la facoltà oggetto dello studio.