Monza: cyberbullismo, cyberstalking, studenti a lezione di legalità

6 febbraio 2012 | 22:05
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Monza: cyberbullismo, cyberstalking, studenti a lezione di legalità

cyberstalking-prefettura-monza-mbLegalità, sicurezza su internet, ma anche conoscenza e rispetto per coloro che ogni giorno spendono la loro professionalità a difesa della sicurezza degli altri. Sono queste le basi che hanno reso forte il sodalizio tra studenti, insegnanti,  forze dell’ordine ed istituzioni , sfociato in collaborazione che ha l’obbiettivo di aiutare la  formazione delle future generazioni. 

cyberstalking-prefettura-monza-mbLegalità, sicurezza su internet, ma anche conoscenza e rispetto per coloro che ogni giorno spendono la loro professionalità a difesa della sicurezza degli altri. Sono queste le basi che hanno reso forte il sodalizio tra studenti, insegnanti,  forze dell’ordine ed istituzioni , sfociato in collaborazione che ha l’obbiettivo di aiutare la  formazione delle future generazioni. 

Nato su iniziativa dell’Associazione Vittime del Dovere, grazie alla collaborazione della Polizia di Stato, della Provincia di Monza e Brianza e della Prefettura, l’iniziativa “come difendersi dal cyberbullismo e dal Cybergstalking  2012”, si concretizzerà in incontri e dibattiti nei due istituti monzesi che hanno aderito: Mapelli e Zucchi.

Il progetto, parte di un più ampio cammino educativo nel quale le scuole vedono fondamentale l’apporto di istituzioni e forze dell’ordine, aiuterà i  giovani a difendersi dal cyber bullismo e dal cyber stalking, oltre a capire l’importanza del vivere nella legalità.

ragazzi-mapelli-mbPresentata ieri presso gli uffici della Prefettura di Monza, la campagna per la sicurezza on-line parte dalla sempre crescente esigenza dei più giovani di difendersi dalle insidie del web “Spesso accade che studenti più giovani siano vittime di bulli su internet, ma che per vergogna non sporgano denuncia –spiega Sofia, 18enne studentessa del Mapelli di Monza – vanno aiutati a reagire nel modo corretto. Lo stesso discorso vale per le ragazzine che, spesso per bisogno di attenzione e conferme, corrono il rischio di incappare in male intenzionati”. 

Social network, mail, forum, il cyberspazio offre luoghi virtuali di incontro dalle infinite possibilità, ma allo stesso tempo dalle molteplici insidie. Difendersi dagli abusi è possibile, seguendo i giusti accorgimenti, ma non tutti li conoscono.

La Polizia di Stato, in particolar modo la Postale, il reparto deputato a perseguire i crimini in rete, fornirà agli studenti il “vademecum” per navigare in sicurezza e, in caso di necessità, come reagire ad un abuso. “I giovani sono futuro e internet è il loro pane quotidiano – spiega Fabiola Trefiletti, vicequestore aggiunto della Polizia Postale – sui social network si condividono molti dati personali, noi possiamo intervenire in ogni caso ma basta farne un uso corretto per evitare i guai”. 

Come per molti reati che toccano la sfera personale, molte delle vittime si sentono colpevoli “Quando c’è una persecuzione, virtuale o reale, accade che la vittima creda di aver messo in atto un comportamento sbagliato – commenta il Prefetto di Monza e Brianza Renato Saccone – va spiegato che non è così e fornito i giusto appoggio”.

Nel progetto con le scuole, in particolar modo promosso dal Liceo Classico Zucchi, è previsto anche un concorso per studenti di tutti i licei della Brianza. Coloro i quali realizzeranno il miglior elaborato multimediale sui temi di legalità e democrazia, riceveranno in premio un ibook. Gli incontri nelle scuole sono previsti per il 10 ed il 27 febbraio.