Vimercate, lo sfogo di due studenti che frequentano la biblioteca

Di seguito pubblichiamo la lettera firmata che due studenti vimercatesi hanno spedito al sindaco di Vimercate, al consiglio comunale e alla giunta cittadina.
Egregi tutti,
siamo due studenti universitari che, con la presente, vorrebbero portare alla Vostra cortese attenzione uno spiacevole equivoco, verificatosi in data 27 dicembre 2011, all'interno della Biblioteca Civica del NOSTRO paese.


Di seguito pubblichiamo la lettera firmata che due studenti vimercatesi hanno spedito al sindaco di Vimercate, al consiglio comunale e alla giunta cittadina.
Egregi tutti,
siamo due studenti universitari che, con la presente, vorrebbero portare alla Vostra cortese attenzione uno spiacevole equivoco, verificatosi in data 27 dicembre 2011, all’interno della Biblioteca Civica del NOSTRO paese.

 Nonostante un regolamento interno alla struttura in questione vieti agli utenti l’utilizzo con propri libri dei tavoli riservati all’Area Quotidiani e Riviste, capita di frequente, soprattutto durante le sessioni d’esame, che il sovraccarico dell’ambiente non permetta a tutti gli studenti di trovare una postazione libera al loro arrivo e si vedano, quindi, costretti a occupare ALCUNI di quei posti riservati, per non rinunciare al proprio sacrosanto diritto di studiare in un luogo consono, come la biblioteca appunto. Anche a noi, per la prima volta, è capitato quanto appena esposto: dopo aver effettuato un giro completo della struttura e non aver trovato alcun posto disponibile, abbiamo deciso, consapevoli della regola vigente, di occupare due posti tra quelli riservati, presa preventivamente visione del fatto che non meno di altri dieci posti nella stessa area fossero altrettanto liberi, e pensando quindi di non ledere né intaccare il diritto degli altri utenti all’utilizzo del servizio offerto, con la nostra presenza lì.

Purtroppo, però, in una manciata di minuti, siamo stati ripetutamente “invitati”, con toni anche poco gradevoli, da due addetti della biblioteca a lasciare liberi PROPRIO QUEI POSTI, nonostante la disponibilità di alternative per i lettori di riviste e giornali fosse abbondante, al contrario di quella per gli studenti e relativi tavoli da studio. Avendo noi inizialmente chiesto, in modo educato, di fare ricorso a un minimo di buon senso ma avendo ricevuto risposta categoricamente negativa, i toni si sono leggermente inaspriti da ambo le parti e siamo arrivati a essere convocati nell’ufficio del Direttore.

Dopo un lungo colloquio, che personalmente avremmo preferito evitare per impiegare il nostro tempo nello studio e lasciare ai propri doveri e impegni il Direttore, abbiamo avvertito l’esigenza di fare presente in modo altisonante il disagio che, ormai da tempo, serpeggia nell’ampio gruppo di studenti, frequentatori assidui della biblioteca, alla medesima stregua di altre categorie. Riteniamo che, per quanto riguarda il servizio di “aula studio” offerto prettamente alla nostra categoria, cioè studenti di scuole superiori e università, la Biblioteca di Vimercate, che pure si pone a capo di un sistema bibliotecario indubbiamente prestigioso e ben funzionante sotto molti altri aspetti, dovrebbe porre molta più attenzione al bisogno avvertito quotidianamente di aumentare gli spazi e i tempi messi a disposizione per lo studio individuale.

Sappiamo che in quest’ottica è già stato fatto tanto, ad esempio con la recente apertura della sala studio al piano interrato, ma purtroppo è evidente, e lo dimostra il fatto che situazioni come quella che abbiamo vissuto noi si ripetono praticamente ogni giorno, che non è ancora abbastanza e per lungo tempo continuerà a non esserlo.

Qualsiasi Amministrazione e qualsiasi Cittadino dovrebbe essere fiero di mettere a disposizione dei propri giovani un luogo di studio, cultura e, non da ultimo, di aggregazione sana e pulita, come la NOSTRA biblioteca e dovrebbe porre, a nostro avviso, tra le “priorità più prioritarie” della propria agenda politica, il costante miglioramento del servizio offerto, per fidelizzare ulteriormente i propri utenti e tenerli attaccati a una realtà positiva e produttiva per il loro futuro. L’estensione degli orari di apertura, portando all’orario continuato tutti i giorni e l’aumento degli spazi destinati allo studio, sono solo alcune delle esigenze avvertite da noi e dai nostri coetanei e “colleghi”.

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