Sempre a detta dei sindacati «le aperture domenicali e festive hanno solo prodotto, nella maggior parte dei casi, lavoro estremamente precario, fatto di continui ricatti e vessazioni e che senz’altro non darà nessun futuro previdenziale ai giovani. Avremo un sicuro peggioramento delle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici per le quali sarà difficile se non impossibile conciliare i tempi di vita e di lavoro già resi difficili ed esasperanti da una organizzazione del lavoro con orari discontinui e turni spezzati».
Fisascat -Cisl Monza e Brianza, Filcams-Cgil-Monza e Brianza, Uiltucs-Uil Monza Brianza chiedono per queste ragioni di riuscire a coinvolgere le Regioni con i Comuni affinchè sospendano eventuali autorizzazioni, laddove richieste, e delibere applicative in attesa dei responsi da parte della Corte Costituzionale.