Monza, a scuola d’impugnatura. Quando la penna porta problemi e cefalee

Impugnare correttamente la penna, un problema che – probabilmente – molti di noi non si sono mai posti. Eppure, lo scorretto utilizzo dello strumento porta a una patologia: la disgrafia. È stato questo il tema del convegno ‘Dalla penna al mouse. La disgrafia: prevenzione e rieducazione’, tenutosi all’Urban Center di Monza mercoledì 11 gennaio.
Impugnare correttamente la penna, un problema che – probabilmente – molti di noi non si sono mai posti. Eppure, lo scorretto utilizzo dello strumento porta a una patologia: la disgrafia. È stato questo il tema del convegno ‘Dalla penna al mouse. La disgrafia: prevenzione e rieducazione’, tenutosi all’Urban Center di Monza mercoledì 11 gennaio. Tra i relatori dell’appuntamento, sostenuto anche dal colosso Stabilo, leader nel settore scrittura, un neuroscienziato tedesco, Christian Marquardt, che ha illustrato rischi e problemi dell’errata impugnatura.
«La prevenzione è importante – recita il sunto dei risultati dello studio di Marquardt – la disgrafia è spesso all’origine di problemi alla postura, alla vista e può essere causa di fastidiose cefalee. I mancini, in particolare, tendono a compiere delle vere e proprie contorsioni».
Il convegno si è rivolto, nello specifico, agli insegnanti delle scuole primarie. In tal senso, Stabilo ha dato il via, 2 anni fa, a “Scrivo che è un piacere”, un progetto didattico rivolto alle prime 3 classi della Scuola Primaria e all’ultimo anno dell’Infanzia di tutta Italia. «L’obiettivo – commenta una nota stampa dell’azienda – è trasmettere ai bambini il piacere della scrittura, fornendo ai loro insegnanti strumenti didattici idonei».