«Pensiamo, e come noi molti cittadini che sono venuti a sedersi ai nostri tavoli trasparenti del dialogo, che sia necessario un ricambio politico, culturale e generazionale. Noi da oggi ci proponiamo come una vera alternativa, consapevoli di dover lavorare molto per colmare quel gap di esperienza e competenze che ci divide dai vecchi partiti, ma questo non ci spaventa affatto. Siamo giovani, viviamo e lavoriamo a Monza, conosciamo molto bene i problemi della nostra città non perché li abbiamo letti sui giornali ma perché li accusiamo direttamente: il traffico, una scarsa attenzione allo sviluppo sostenibile, poche iniziative per i giovani e per i meno giovani. Facciamo parte anche noi di quei cittadini un po’ nauseati dallo spettacolo politico a cui si sta assistendo, e per questo abbiamo deciso di dimetterci da semplici osservatori e provare a cambiare le cose. Non abbiamo esperienza in politica, non siamo figli di qualcuno è il nostro unico capitale sociale sono le idee e l’entusiasmo. Il vero obiettivo è quello di provare a cambiare le regole di questo gioco. Provare ad informare senza annoiare, provare a suggerire nuove soluzioni rispettando sempre gli altri punti di vista. Non ci sentirete mai parlare di politica con P maiuscola: il problema non è grammaticale ma semantico, di significato. Noi non ci rimbocchiamo le maniche, che spesso rimane un gesto solo simbolico, noi partiamo subito a lavorare e se ci sporchiamo, mettiamo vestiti a lavare. Vogliamo che ogni nostra iniziativa sia utile e divertente».
Leggi l’intervista di MB News a Paolo Piffer.
In foto: primo piano di Paolo Piffer (gentile concessione Cambiamonza).