“Coccolazione”: a Barlassina la colazione è servita in classe

9 novembre 2011 | 22:02
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“Coccolazione”: a Barlassina la colazione è servita in classe

colazionePane, cereali, latte, the, biscotti, marmellata e miele: questi sono gli ingredienti di “Coccolazione”, la nutriente iniziativa promossa dal comune di Barlassina in collaborazione con la società di ristorazione Giemme che coinvolgerà, fino all’11 novembre, tutti gli alunni della Scuola Primaria.

colazionePane, cereali, latte, the, biscotti, marmellata e miele: questi sono gli ingredienti di “Coccolazione”, la nutriente iniziativa promossa dal comune di Barlassina in collaborazione con la società di ristorazione Giemme che coinvolgerà, fino all’11 novembre, tutti gli alunni della Scuola Primaria.

Un bimbo su tre la mattina esce di casa senza aver fatto colazione. Questo rappresenta uno svantaggio, non solo per la sua salute, ma anche per il rendimento scolastico. Il pericolo è di esagerare con gli snack fuori pasto: il rischio di obesità nei bimbi che non fanno colazione è il doppio rispetto a quelli che escono di casa con il pancino pieno.

Dalla prima alla quinta elementare sarà servita una colazione equilibrata che fornisca il giusto apporto nutrizionale: è infatti un obiettivo da raggiungere quotidianamente per essere poi in grado di affrontare le fatiche dell’apprendimento e non arrivare all’ora di pranzo troppo affamati.

Una volta consumata la prima colazione, al ritorno in aula, gli scolari potranno commentare con le loro insegnanti l’esperienza vissuta: lo scopo prefissato è di riuscire a rafforzare il loro atteggiamento riguardo la prima colazione. L’iniziativa è stata condivisa dalle insegnanti che per prime si accorgono deo cali di concentrazione dei bambini che giungono a scuola senza una dose di energia sufficiente.

«Confidiamo che le famiglie apprezzino l’iniziativa, che sicuramente è amata dai bambini, e che ne condividano gli scopi, affinché il messaggio educativo giunga in modo univoco e soprattutto possa poi essere messo in pratica a favore di un maggior benessere dei bambini stessi» ha commentato l’assessore all’Istruzione Piera Gaviraghi.

Si tratta di un’occasione di didattica attiva, un learning by doing (cioè un imparare facendo). Come molte altre cose, si impara a scuola ciò che serve per un corretto stile di vita.