Comune di Monza. Cesed non paga e i lavoratori incrociano le braccia

«Se gli stipendi arretrati non li paga la cooperativa, che paghino gli enti appaltanti – queste le parole espresse durante il presidio di ieri,10 novembre, da Lino Ceccarelli di Cgil Funzione Pubblica MB – Da mesi le lavoratrici e i lavoratori della cooperativa Cesed si battono per il rispetto dei loro fondamentali diritti, primo fra tutti il diritto alla giusta e tempestiva retribuzione».
«Se gli stipendi arretrati non li paga la cooperativa, che paghino gli enti appaltanti – queste le parole espresse durante il presidio di ieri,10 novembre, da Lino Ceccarelli di Cgil Funzione Pubblica MB – Da mesi le lavoratrici e i lavoratori della cooperativa Cesed si battono per il rispetto dei loro fondamentali diritti, primo fra tutti il diritto alla giusta e tempestiva retribuzione».
La Cesed è una cooperativa che impiega, nella provincia di Monza e Brianza, circa 200 operatori in servizi di integrazione e sostegno scolastico appaltati dai comuni o dai loro consorzi. Già lo scorso luglio e agosto erano stati registrati ritardi nei pagamenti che furono però interrotti alla vigilia dello sciopero indetto per il 17 ottobre, in seguito revocato perchè giunte le retribuzioni.
«Abbiamo purtroppo constatato che si trattava soltanto di un palliativo: siamo nuovamente costretti a fronteggiare un ingiustificabile ritardo sugli stipendi. Settembre e ottobre sono i mesi da saldare, per gli educatori persino parte di agosto». Martedì scorso i rappresentati sindacali hanno incontrato il sindaco di Monza Marco Mariani: «Mariani ci ha assicurato che si muoverà seguendo un doppio percorso: in un primo momento si adopererà affinchè giunga il credito dalle banche necessario a saldare i debiti accumulati. Se così non fosse, non ha escluso la possibilità che a pagare sia lo stesso Comune» ha aggiunto Ceccarelli.
Alla protesta dei dipendenti della Cesed si sono aggiunte anche le mamme degli asili: Libertà, Cazzaniga, San Rocco, Triante, Cederna e San Fruttuoso. «Per solidarizzare con la nostra protesta, le mamme dei bimbi iscritti hanno organizzato una raccolta firme che abbiamo consegnato in Comune. Sono state ben 600 le adesioni. Senza gli ausiliari della cooperative gli Istituti dovranno chiudere» ha spiegato Pasqualina Telegrafo, delegato Cgil MB.