Bovisio: concerto a La Campanella per i 25 anni di Genitori ragazzi disabili

Un quarto di secolo celebrato in musica. L’appuntamento (a ingresso libero) è per questa sera, venerdì 11 novembre, alle 21, alla Campanella di Bovisio Masciago dove si festeggiano i 25 anni dell’associazione Genitori ragazzi disabili. Sul palco del teatro di piazza Anselmo IV l’esibizione del coro Voci Colorate, composto dai ragazzi del Laboratorio Arti Visive che fanno parte del sodalizio, il coro Cai e il coro giovanile Cai.
Un quarto di secolo celebrato in musica. L’appuntamento (a ingresso libero) è per questa sera, venerdì 11 novembre, alle 21, alla Campanella di Bovisio Masciago dove si festeggiano i 25 anni dell’associazione Genitori ragazzi disabili. Sul palco del teatro di piazza Anselmo IV l’esibizione del coro Voci Colorate, composto dai ragazzi del Laboratorio Arti Visive che fanno parte del sodalizio, il coro Cai e il coro giovanile Cai.
La storia dell’associazione risale al 1986 quando un gruppo di genitori, in collaborazione con la San Vincenzo, pensò di riunire famiglie con figli disabili per condividere momenti di confronto, scambiarsi consigli e affrontare insieme le difficoltà di tutti i giorni. Uno primi problemi era pensare al futuro dei propri ragazzi. «Cosa faranno finita la scuola?», era l’interrogativo che tormentava le mamme e i papà in quel lontano 1986. Perché a quei tempi ancora non c’era nulla. E così, grazie alla collaborazione tra i genitori e don Giuseppe Galbusera che mise a disposizione un locale dell’oratorio, nacque il Laboratorio Arti visive che, con il trascorrere del tempo, è diventato un vero e proprio centro culturale dove i ragazzi possono esprimere la propria creatività, crescere insieme, sviluppare la propria autonomia. Gli anni passano, e i ragazzi aumentano (dagli 8 iniziali agli attuali 12) così come le attività dell’associazione. E negli anni è cambiata anche la sede, che oggi, grazie a don Bruno Molinari, è ospitata in uno degli spazi della struttura adiacente al teatro La Campanella.
Tanti, insomma, i motivi di soddisfazione e di orgoglio per questi 25 anni d’impegno, resi possibili anche grazie alla dedizione di un esercito di volontari. L’unico neo, come hanno spiegato i responsabili dell’associazione, è la difficoltà nel far avvicinare al gruppo nuove famiglie e nuovi ragazzi disabili. Ma l’obiettivo resta sempre lo stesso: continuare e continuare bene.