
“Mi raccomando, toccate bene i 50 euro, ce ne è un casino falsi…”. Il direttore della filiale di Cascina Bolagnos a Desio alza la voce. Non per sgridare qualcuno, ma per farsi sentire sia dagli impiegati che dalle numerose persone in fila, nella posta decentrata della città. E’ appena incappato in una banconota fasulla e non ha nessuna voglia di digerire altre “fregature” simili.
“Mi raccomando, toccate bene i 50 euro, ce ne è un casino falsi…”. Il direttore della filiale di Cascina Bolagnos a Desio alza la voce. Non per sgridare qualcuno, ma per farsi sentire sia dagli impiegati che dalle numerose persone in fila, nella posta decentrata della città. E’ appena incappato in una banconota fasulla e non ha nessuna voglia di digerire altre “fregature” simili.
Per questo, allerta tutti coloro che si trovano nell’ufficio. D’istinto, un po’ tutti iniziano a tirare fuori dalle tasche le banconote, per dare un’occhiata. Ma come si distingue una banconota originale da una riprodotta? Quali caratteristiche deve avere?
A Desio, e non solo qui, ormai c’è una certa psicosi: sono sempre di più i negozianti che hanno sul bancone, vicino alla cassa, la macchinetta elettronica che verifica la bontà dei soldoni. Prima il fatidico “beep”, che dà il via libera, poi l’incasso. Perchè a ondate, in certi periodi dell’anno, ecco che arrivano chili di soldi falsi, che iniziano a circolare. Indistubati. Finchè qualcuno, come il direttore della posta di via Sempione, riesce a riconoscerli.
E tu, sei capace? Ti è mai capitato di incappare in una banconota falsa? Come ti sei comportato?