Arcore, la biblioteca degli orrori. Il sindaco: «Nuovo progetto è una priorità»

Vecchia, scomoda, e spesso inservibile. Questi alcuni degli aggettivi usati dai cittadini di Arcore per descrivere la biblioteca cittadina. Una struttura ormai datata, che versa in condizioni precarie ed offre un servizio agli utenti a detta di molti «vergognoso». Sembra saperlo bene il sindaco Rosalba Colombo, che inserisce il nodo della biblioteca civica tra le priorità del suo mandato e promette una struttura nuova entro i prossimi 5 anni.
Vecchia, scomoda, e spesso inservibile. Questi alcuni degli aggettivi usati dai cittadini di Arcore per descrivere la biblioteca cittadina. Una struttura ormai datata, che versa in condizioni precarie ed offre un servizio agli utenti a detta di molti «vergognoso». Sembra saperlo bene il sindaco Rosalba Colombo, che inserisce il nodo della biblioteca civica tra le priorità del suo mandato e promette una struttura nuova entro i prossimi 5 anni.
Problema numero uno: l’assenza di una rampa che consenta l’accesso ai disabili, costretti ad essere accompagnati da almeno due persone per poter affrontare la scalinata d’ingresso. Una rampa che a detta di un funzionario comunale «si sarebbe potuta costruire molti anni fa, se solo lo si fosse voluto davvero». Secondo punto, l’aria condizionata: non è accettabile che in una biblioteca frequentata come quella arcorese ci si debba affidare a metodi artigianali come ventilatori o altro. Fatto che scoraggia e infastidisce molti studenti: «Non è possibile che per cinque mesi all’anno si debba patire il caldo, incredibile che non si abbia un impianto di condizionamento». Ma ad essere insoddisfatti sono li stessi dipendenti, che mettono in luce un dettaglio curioso: «Abbiamo addirittura due uscite di emergenza, peccato che una sia la porta d’accesso al bagno delle donne!».
Situazione che non è sfuggita di certo al primo cittadino Rosalba Colombo: «È una biblioteca indegna per un paese di 18mila abitanti, ed il rifacimento è una delle priorità del mio mandato». La promessa è quindi quella di «realizzare una nuova biblioteca entro 5 anni», da collocare «nell’area ex-Apollo». Più riserve invece sulla ristrutturazione e sui lavori per aggiornare la struttura attuale: «Il patto di stabilità ci impone certi limiti, ed inoltre è inutile intervenire su una struttura così vecchia – ha spiegato la Colombo – La mia intenzione è fornire al paese una vera biblioteca».