
Differito lo sciopero dei vigili urbani di Monza per l’11 settembre, data del Gran Premio di Formula 1. Con questa decisione si scongiura quindi il rischio di mandare in tilt il traffico della città. La decisione è arrivata ieri dopo un incontro alla presenza del prefetto della Provincia di Monza e Brianza, Renato Saccone, che ha tra comune e Rsu.
Differito lo sciopero dei vigili urbani di Monza per l’11 settembre, data del Gran Premio di Formula 1. Con questa decisione si scongiura quindi il rischio di mandare in tilt il traffico della città. La decisione è arrivata ieri dopo un incontro alla presenza del prefetto della Provincia di Monza e Brianza, Renato Saccone, che ha tra comune e Rsu.
“Le rappresentanze sindacali hanno accolto l’invito del prefetto a differire la data dello sciopero al prossimo mese di ottobre, concordando con l’amministrazione comunale la definizione di un calendario di incontri, da svolgersi nel mese di settembre, finalizzati alla ricerca di un accordo sulla vertenza in corso – si legge in una nota stampa del comune di Monza. – Tale vertenza riguarda gli stanziamenti richiesti dai sindacati per le progressioni orizzontali del personale, che consentirebbero la stabilizzazione in busta paga di una quota di salario accessorio da sottrarre al cosiddetto premio di produttività, che varia in base alla qualità della performance del dipendente”.
Soddisfatta l’amministrazione comunale che ha ringraziato il prefetto che ieri ha avanzato alle parti la propria preoccupazione per gli effetti che un’ampia adesione allo sciopero avrebbe determinato sia per la mobilità territoriale, sia per l’ordine e la sicurezza pubblica in occasione del Gran premio che porterà in città oltre 100.000 sportivi provenienti da tutto il mondo. La trattativa resta comunque complessa e “L’amministrazione comunale – afferma l’assessore al Personale Alfonso Di Lio – nel confermare la premialità del merito come criterio ineludibile di una politica del personale al passo con le esigenze dei tempi, ha comunque dato la propria disponibilità ad accogliere in parte la richiesta, nei limiti consentiti dalla normativa vigente”.