Brianza, occupazione in chiaro scuro: saldo negativo ma in miglioramento

2 settembre 2011 | 22:02
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Brianza, occupazione in chiaro scuro: saldo negativo ma in miglioramento

cassieraTrovare lavoro in Brianza non è facile, ma rispetto all’anno passato il saldo tra entrate e uscite dal mondo del lavoro è pari a -1.390, mentre nel 2010 sfiorava quota – 4 mila. I dati sono stati elaborati dall’ufficio studi statistici della Camera di commercio di Monza e Brianza, che ha anche messo in luce come per trovare lavoro la classica «spintarella» funziona sempre bene.

cassieraTrovare lavoro in Brianza non è facile, ma rispetto all’anno passato il saldo tra entrate e uscite dal mondo del lavoro è pari a -1.390, mentre nel 2010 sfiorava quota – 4 mila. I dati sono stati elaborati dall’ufficio studi statistici della Camera di commercio di Monza e Brianza, che ha anche messo in luce come per trovare lavoro la classica «spintarella» funziona sempre bene.

Le difficoltà per la Brianza riguardano soprattutto l’industria (-1,3%) e le imprese con meno di dieci dipendenti (-1,6%), mentre tra i servizi sono il commercio e i servizi alla persona a registrare i tassi più positivi (rispettivamente +1% e +0,6%). La crisi continua a penalizzare anche l’occupazione immigrata: nel 2008 in Brianza ogni 5 assunti 1 era immigrato (21,5%), nel 2010 1 su 6 dei nuovi assunti era immigrato (16,9%), nel 2011 si scende al 10,8%. Per quanto riguarda invece le 7.430 assunzioni non stagionali per gruppi professionali in Brianza, le professioni più richieste rimangono quelle tecniche (23,4%), seguono gli operai specializzati (lo scorso anno rappresentavano il 13,8% delle richieste, nel 2011 il 17,5%) e le professioni commerciali e nei servizi (16,8%). Infatti, nello specifico, la professione più richiesta è anche quest’anno l’addetto alle vendite al minuto.

“I dati sull’occupazione in Brianza possono essere letti in modo duplice -ha dichiarato Carlo Valli, presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza –. Se pensiamo al passato, intravediamo uno spiraglio di luce, con un tasso di variazione che migliora sensibilmente rispetto allo scorso anno, pur restando ancora negativo. Questo dato, tuttavia, se proiettato verso i prossimi mesi, non è abbastanza confortante per garantire una ripresa stabile e duratura».