Monza, all’Istituto d’arte di via Boccaccio scatta l’emergenza aule

L’Istituto d’arte di Monza cerca aule per il nuovo anno scolastico. Manca poco più di una settimana all’inizio dell’anno scolastico e circa 200 ragazzi rischiano di fare lezione in cortile. Lo scorso luglio, infatti, l’ala ex Borsa che ospitava otto classi è stata dichiarata inagibile.
L’Istituto d’arte di Monza cerca aule per il nuovo anno scolastico. Manca poco più di una settimana all’inizio dell’anno scolastico e circa 200 ragazzi rischiano di fare lezione in cortile. Lo scorso luglio, infatti, l’ala ex Borsa che ospitava otto classi è stata dichiarata inagibile.
Da quel momento Provincia e Comune hanno cercato in lungo e in largo una soluzione alternativa ma l’unica individuata (alcuni spazi a Lissone al liceo Enriques), è stata bocciata dal preside, Guido Soroldoni, perché improponibile sia da un punto di vista didattico che logistico. L’Isa, infatti, conta 850 studenti che arrivano anche da Milano, Lecco e Como.
«Costringerli ad andare fino a Lissone significherebbe modificare l’orario d’inizio delle lezioni – spiega il preside – e comunque, al di là di questo, non sarebbe giusto nei confronti di chi ha iscritto i propri figli sapendo che la scuola si trova a Monza».
Le scuole del capoluogo, però, non sembrano avere spazi adeguati e i contatti con i presidi, almeno fino a ora, hanno dato esito negativo. Così, l’assessore provinciale all’Istruzione, Giuliana Colombo, ha deciso di convocarli tutti lunedì prossimo per trovare una via d’uscita.«Sono sicura – ha concluso l’assessore – che individueremo una valida proposta. A qualsiasi costo. L’Isa non può iniziare l’anno scolastico senza le aule necessarie».
Le altre soluzioni «monzesi» di cui si è discusso ma che non hanno convinto sono state la realizzazione di prefabbricati all’interno del perimetro dell’Isa e cascina San Fedele, all’interno del Parco, bocciata però dall’amministrazione comunale.