
L’erba del vicino è sempre più verde, se il vicino poi è Silvio Berlusconi ancora di più. Questo deve essere stato il pensiero degli abitanti di Gerno quando nelle scorse settimane hanno visto gli impianti di irrigazione di Villa Gernetto bagnare senza sosta le aiuole della residenza lesmese del premier. Tutto lecito, non fosse che l’acqua ha invaso via Volta, la strada che costeggia la dimora del presidente del consiglio.
L’erba del vicino è sempre più verde, se il vicino poi è Silvio Berlusconi ancora di più. Questo deve essere stato il pensiero degli abitanti di Gerno quando nelle scorse settimane hanno visto gli impianti di irrigazione di Villa Gernetto bagnare senza sosta le aiuole della residenza lesmese del premier. Tutto lecito, non fosse che l’acqua ha invaso via Volta, la strada che costeggia la dimora del presidente del consiglio.
E l’ordinanza del sindaco di Lesmo che vieta di irrigare i giardini durante le ore diurne? Annullata, dal momento che il Gernetto dispone di due pozzi autonomi utilizzati apposta per bagnare il giardino, pozzi autorizzati direttamente dalla Provincia di Milano. Il problema giunge quando l’acqua colpisce una strada pubblica, e in questo caso non ci sono dubbi: «La legge lo vieta esplicitamente». Tuttavia sembra proprio che lo “sgarro”, nonostante le lamentele dei residenti nella zona, verrà condonato all’illustre cittadino lesmese, con la promessa di riposizionare l’impianto tanto discusso.
E vogliamo parlare dello spreco di soldi e di acqua? Su questo, forse, ci rifletterà lo stesso Berlusconi. D’ora in poi, quindi, meglio chiudere i rubinetti.