Arcore. Impianto di betonaggio, convocato consiglio. Comitato: «Fiduciosi con riserbo»

17 luglio 2011 | 23:01
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Arcore. Impianto di betonaggio, convocato consiglio. Comitato: «Fiduciosi con riserbo»

betonaggio-arcore-piantina-mbLa soluzione è vicina. Il consiglio comunale di Arcore che dovrebbe mettere la parola “fine” sulla questione Doneda bocciando la variante urbanistica è convocato per il 21 luglio, ma dal comitato “No Betonaggio” non sono tranquilli. La fiducia in Rosalba Colombo e la sua giunta è piena, ma lo spettro di un ricorso del privato è in agguato e preoccupa non poco i cittadini.

betonaggio-arcore-piantina-mbLa soluzione è vicina. Il consiglio comunale di Arcore che dovrebbe mettere la parola “fine” sulla questione Doneda bocciando la variante urbanistica è convocato per il 21 luglio, ma dal comitato “No Betonaggio” non sono tranquilli. La fiducia in Rosalba Colombo e la sua giunta è piena, ma lo spettro di un ricorso del privato è in agguato e preoccupa non poco i cittadini.

Un affare che si trascina ormai da molti mesi,  (l’affare che a ben guardare aveva fatto pendere l’ago della bilancia elettorale più a sinistra che a destra, ndd), ma che sembra prossimo alla conclusione: «Nel prossimo consiglio metteremo ai voti la delibera che annulla la variante urbanistica, rispettando quanto detto in campagna elettorale» ha spiegato il sindaco Colombo. Una votazione che arriva due mesi dopo le elezioni, ma il ritardo è dovuto alla scrupolosità della delibera: «Abbiamo voluto formulare una proposta più completa possibile, che ci metta al riparo da eventuali ricorsi alle vie legali da parte dell’impresa».

Un ricorso che turba il sonno di Giulio Riboli, il portavoce del comitato “No Betonaggio”: «Ho espresso al sindaco i miei dubbi sulla delibera di variante, sottolineando che in molti punti era tutt’altro che inattaccabile». Alcuni difetti? «Innanzitutto si punta forte sul fatto che la motivazione del rifiuto è dovuta alla nascita di un comitato spontaneo di cittadini, mentre secondo me bisognava puntare su difetti procedurali e sull’aspetto della dannosità per la salute».

«Inoltre affidare l’annullamento della variante nelle mani dello stesso tecnico comunale che l’aveva formulata non è il massimo della coerenza» ha spiegato Riboli. Dalla Colombo però arrivano le rassicurazioni: «Il comitato può stare tranquillo, abbiamo affermato con forza la sovranità del consiglio comunale e la legge permette di riprendere in mano la variante, soprattutto se ci sono motivazioni valide».