Amadori presenta “madre Silvio”. Ad Arcore il Berlusconi che non ti aspetti

24 giugno 2011 | 23:10
Share0
Amadori presenta “madre Silvio”. Ad Arcore il Berlusconi che non ti aspetti

amadoriLa doppia vita di Silvio Berlusconi, il leader transgender. Di questo e tanto altro si è discusso martedì sera ad Arcore, dove lo psicologo Alessandro Amadori ha presentato il suo nuovo libro sul premier e sul mondo della politica visti in una chiave alternativa: “Madre Silvio”, edito dalla Mind, un’opera«paradossale e provocatoria».

amadoriLa doppia vita di Silvio Berlusconi, il leader transgender. Di questo e tanto altro si è discusso martedì sera ad Arcore, dove lo psicologo Alessandro Amadori ha presentato il suo nuovo libro sul premier e sul mondo della politica visti in una chiave alternativa: “Madre Silvio”, edito dalla Mind, un’opera«paradossale e provocatoria».

Il ritratto che è emerso nella serata, organizzata dalla Casa della cultura di Monza nella inedita sede arcorese di via Gilera 110, è quello di «un leader politico a metà tra l’archetipo dell’uomo e quello della donna»,  che intrattiene «una relazione materna con i suoi elettori».

«Siamo nell’epoca del paradosso – ha esordito Amadori – e Berlusconi è solo uno dei tanti». Sin dalle prime battute lo psicologo ha delineato la personalità del presidente del consiglio in chiave psicologica: «Il primo paradosso su Berlusconi è il suo modo di fare politica ed agire: in questi vent’anni ha promesso cambiamento ma non ha mai fatto nulla per realizzarlo». Promesse mai mantenute quindi, ma anche un’ambiguità di fondo: «Se lo analizziamo dal punto di vista della comunicazione Berlusconi ha voluto imporre una figura maschile – ha spiegato lo psicologo – imponendo una leadership forte, il carisma, usando seduzione e mito del condottiero». Berlusconi leader maschioamadori1, ma non solo: «Se si passa al punto di vista della relazione con gli elettori ecco il colpo di scena: emerge la sua femminilità di leader accogliente e disponibile, modellato sull’archetipo della madre». Da qui la definizione originale di Berlusconi come «leader tecnicamente transgender». L’analisi si è poi spostata sul futuro del berlusconismo: «Siamo in una parabola discendente, il premier è bloccato in una condizione di immobilismo che gli fa perdere consensi e fa male al paese».

E per il futuro? Amadori prova a tracciare un percorso: «Al 90% ci sarà un leader trascinatore, carismatico ed eroico, sui modelli di Vendola e dello stesso Berlusconi. Il restante 10% è occupati da gente come Bersani, un catalizzatore, un leader di gruppo come Re Artù». Ma i prossimi saranno soprattutto «anni di estrema instabilità», in cui «si dovrà cercare  di tornare alla politica come passione». Il discorso però ha toccato anche l’europa, e le prospettive di Amadori non sembrano rosee: «Vedo un continente agonizzante e sul viale del tramonto. Se non ci sarà una vera e propria svolta prevedo un collasso ed una frammentazione politica e non solo». Amadori ci ha avvertito, ora resta da vedere se qualcuno ascolterà il suo monito.