Triuggio, scontro Comitato e Sindaco: no al cemento per Villa Don Bosco

triuggio_cartello_protesta_campettoVerde, cementificazione e terreni edificabili. Tre concetti che, specialmente negli ultimi mesi, in Brianza, rimbombano nelle orecchie di molti. Come a Triuggio, dove il 'Comitato Triuggio e Frazioni' alza la voce e denuncia, da tempo, il piano integrato con cui l'amministrazione 'regalerà' Villa Don Bosco e annesso Parco alla cittadinanza.


triuggio_cartello_protesta_campettoVerde, cementificazione e terreni edificabili. Tre concetti che, specialmente negli ultimi mesi, in Brianza, rimbombano nelle orecchie di molti. Come a Triuggio, dove il ‘Comitato Triuggio e Frazioni’ alza la voce e denuncia, da tempo, il piano integrato con cui l’amministrazione ‘regalerà’ Villa Don Bosco e annesso Parco alla cittadinanza.

A chiarire i fatti è lo stesso sindaco triuggese, Paolo Manzoni: «Quando le suore di Don Bosco misero in vendita l’immobile storico, l’amministrazione comunale venne interpellata e ritenne importante fare un’offerta. Il costo stimato, però, di circa 7 milioni 500 mila euro era chiaramente insormontabile. Per questo venne redatto un piano integrato: un operatore di Triuggio ha acquisito il bene e, a fronte di una concessione di edilizia residenziale, tra Tregasio e Triuggio, di 44.000 mc, lo ha girato all’amministrazione. L’intenzione, com’è evidente, è di mettere il bene a disposizione della cittadinanza. Accetto qualsiasi critica, ma la verità è che questa era l’unica strada percorribile».

triuggio_protestaQueste, invece, le perplessità del Comitato, esternate attraverso il loto sito: «L’accordo implica a Tregasio la costruzione di 11 condomini alti 15 metri (per 154 appartamenti) nella zona vicino all’acquedotto. Ne consegue che i problemi cronici dei cittadini di Tregasio legati all’insufficienza di servizi primari (acqua, fognature, strade ecc) peggioreranno drasticamente, senza contare che si stravolgerebbe il paesaggio. A Triuggio saranno sacrificati beni comunali: il campetto di calcio di via Don Paolo Villa e il giardinetto parco giochi di via Diaz; al loro posto spunteranno tre condomini per circa 24 appartamenti. Come sarà possibile che l’amministrazione non metterà le mani nelle nostre tasche dato che si dovrà per forza ristrutturare la villa e mantenerla per renderla fruibile? Questo costoso regalo è stato voluto da pochi ma sarà fatto pagare a tutta la comunità solo per soddisfare le manie di grandezza dell’amministrazione comunale.

In un momento di crisi economica prolungata per tante famiglie e tante piccole imprese in difficoltà per mancanza di lavoro, questa ci sembra un’operazione sconveniente. Ci chiediamo se le suore di Villa Don Bosco sono d’accordo con l’esito speculativo di questa operazione».

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