Sentiero dei 4 Parchi, buona la seconda: «Esperienza bella e intensa»

15 maggio 2011 | 23:01
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Sentiero dei 4 Parchi, buona la seconda: «Esperienza bella e intensa»

sentierone1Adesso tutti non aspettano che il tris. Già, perché il successo ottenuto dalla seconda escursione di gruppo lungo il Sentiero dei Quattro parchi dello scorso weekend fa pensare che a breve si possa concedere il bis.

sentierone1Adesso tutti non aspettano che il tris. Già, perché il successo ottenuto dalla seconda escursione di gruppo lungo il Sentiero dei Quattro parchi dello scorso weekend fa pensare che a breve si possa concedere il bis.

Trenta i partecipanti all’iniziativa, organizzata da Associazione per i parchi del vimercatese e Gruppo Valle Nava, che hanno deciso di mettersi in cammino da Arcore a Lecco, attraversando sentieri sterrati nel cuore della Brianza più bella e ai più sconosciuta senza ricorrere a mezzi di trasporto inquinanti.

Guidata dai ragazzi delle due associazioni promotrici, la comitiva ha preso il via dalla stazione di Arcore sabato mattina: obiettivo Ca’soldato, meta della prima giornata di cammino. Giusto il tempo di lasciare la stazione ferroviaria e ci si trova a Camparada, all’interno Parco dei Colli Briantei, il primo dei quattro parchi che verranno attraversati. Il sentiero che costeggia il rio Molgorana ci accompagna sino a Campofiorenzo, da cui in pochi passi si giunge alla piana di Rogoredo, , una delle aree di pianalto agricolo più integre e vaste della Brianza. Il cammino dei ragazzi prosegue poi verso le colline di Mongorio: «Da lì puoi ammirare il Parco del Curone, Montevecchia, il Monte di Brianza e le Prealpi – racconta uno degli organizzatori, Marco Monguzzi – uno spettacolo unico».  Poi giù per Valaperta e Lomagna, approdando nei confini del Parco regionale di Montevecchia: la giornata passa poi veloce e nel tardo pomeriggio si giunge a Ca’ Soldato, dove ci si appresta a trascorrere la notte. La mattina seguente il gruppo si divide: chi ha ancora energie riparte verso Lecco, chi invece “è cotto” torna ad Arcore in treno dalla stazione di Olgiate Molgora. In treno, niente pullman o automobili, perché la regola del percorso è impatto ambientale zero: «La particolarità della nostra iniziativa è che è al 100% ecosostenibile, dal momento che le due estremità del percorso sono facilmente raggiungibili con i msentierone2ezzi pubblici e sono collegate dal treno».  Per qualcuno che va c’è qualcuno di nuovo che arriva: «Il bello è che nel corso della camminata abbiamo trovato diversi amici che hanno voluto unirsi a noi» ha spiegato Monguzzi. La seconda giornata, complice anche la stanchezza, si annuncia più dura di quella precedente. Mondonico, Campsirago, San Genesio, la strada nel parco del Curone è ripida, e lascia segni nelle gambe dei ragazzi.

«Stanchi ma non rassegnati proseguiamo poi verso l’ultimo dei parchi da attraversare, il Parco del Monte Barro».  Si passa poi per Galbiate, dove inizia la discesa del Monte di Brianza, che ha generato non pochi problemi. Il tragitto è infatti rovinato dalle moto da cross, ma gli organizzatori stanno preparando le contromisure: «È una zona sottovalutata, ma da poco è sorto un comitato per istituire un Parco di interesse sovra comunale e proibire che questo accada». Promuovere il turismo ecosostenibile e tutelare la Brianza più bella e selvaggia, questa la mission del Sentiero dei Quattro parchi. Terminata la discesa si arriva al ponte di Azzone Visconti, da dove si scorge il tanto anelato lago di Lecco. Tempo qualche minuto è la comitiva è in centro città «soddisfatto per l’impresa ma infastidito per tanto caos dopo una due gionri in mezzo al verde». Edizione di successo, ma il lavoro delle due associazioni non è terminato: «Dobbiamo rendere il percorso più vivibile, approfondire il legame con i parchi coinvolti e con le altre istituzioni, promuovendo il sentiero al di fuori delle singole manifestazioni – ha spiegato Monguzzi –  affinchè i brianzoli tornino a godere della Brianza più autentica».

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