Provincia MB, battaglia in consiglio sull’Agenzia per l’acqua

Un fiume di polemiche per la privatizzazione dell’acqua. Lo scontro fra il Pd e la giunta targata Pdl – Lega si fa sempre più aspro. Giovedì nel mirino dell’opposizione è finita la delibera con la quale il consiglio provinciale ha dato via libera all’istituzione dell’Agenzia – Ufficio d’ambito territoriale ottimale che dovrà gestire le risorse idriche del territorio.
Un fiume di polemiche per la privatizzazione dell’acqua. Lo scontro fra il Pd e la giunta targata Pdl – Lega si fa sempre più aspro. Giovedì nel mirino dell’opposizione è finita la delibera con la quale il consiglio provinciale ha dato via libera all’istituzione dell’Agenzia – Ufficio d’ambito territoriale ottimale che dovrà gestire le risorse idriche del territorio.
Il tutto mentre fuori dal palazzo Grossi i comitati contro la privatizzazione e alcuni ragazzi del Foa Boccaccio davano fiato alla protesta. L’agenzia sarà il braccio operativo dell’Autorità posta in capo alla Provincia dalla Regione Lombardia in accordo con la legge varata a fine 2010. <La Provincia non ha ancora una struttura idonea per l’organizzazione del sistema idrico del territorio, a differenza di tutte le altre che possono ancora avvalersi delle esistenti strutture consortili fino alla fine dell’anno a seguito dell’approvazione del decreto “Milleproroghe” – ha piega il presidente, Dario Allevi – L’Ufficio sarà quindi essenziale per governare il sistema, dare continuità agli investimenti, rispondere rapidamente alle esigenze di ammodernamento e potenziamento degli impianti. Potremo così dare più garanzie agli oltre ottocentomila cittadini del nostro territorio circa la qualità dell’acqua potabile e dei reflui che vengono scaricati in fiume>.
Ma per il Pd le cose non stanno così. Secondo il capogruppo Domenico Guerriero è il primo passo verso la privatizzazione dell’oro blu. <L’ufficio dovrà effettuare una ricognizione della società presenti sul territorio e mettere a punto un piano d’ambito, affidando il 40% ai privati. Non si capisce tutta questa fretta a un mese dal refendum. Stiamo assistendo a un vero e proprio scippo nei confronti dei Comuni>.
L’Ufficio, sottolineano con una nota dall’amministrazione provinciale, avrà un consiglio d’amministrazione a costo zero, formato da tre rappresentanti designati dai Comuni e due rappresentanti individuati dalla Provincia. L’acqua rimarrà quindi sotto stretto controllo dei Comuni, che dovranno esprimersi in modo vincolante su tutte le questioni fondamentali che stanno a cuore ai cittadini: la programmazione degli investimenti, le tariffe e le modalità degli affidamenti.
<Sull’istituzione dell’ufficio d’ambito Mariani sta alla finestra, subendo ancora una volta il diktat del suo ex vicesindaco Allevi – ha concluso Marco Sala, segretario cittadino Pd -. E’ il sindaco della citta’ piu’ importante della Brianza, ma anche sull’acqua decide di non voler contare nulla, mettendo nelle mani di altri progetti, investimenti e soprattutto la determinazione delle tariffe che saranno pagate dai cittadini>.