Il Sorriso dell’anima: in Brianza un esercito a sostegno della disabilità

il-sorriso-dell-anima-gruppoLa loro è la «politica dei piccoli passi». Quella del fare piano-piano, un poco per volta, ma che alla fine premia sempre. Sono partiti da zero, con in tasca un po' di organizzazione e la voglia (quella tanta) di fare qualcosa per i loro "ragazzi". Per fargli vivere serenamente la loro disabilità e arrivare là dove le istituzioni non arrivano.


il-sorriso-dell-anima-gruppoLa loro è la «politica dei piccoli passi». Quella del fare piano-piano, un poco per volta, ma che alla fine premia sempre. Sono partiti da zero, con in tasca un po’ di organizzazione e la voglia (quella tanta) di fare qualcosa per i loro “ragazzi”. Per fargli vivere serenamente la loro disabilità e arrivare là dove le istituzioni non arrivano.

Non a caso il simbolo che li identifica è una farfalla, metafora dell’anima che esce dal corpo nelle antiche credenze popolari. Erano in 38 oggi sono 85. E questo loro ci tengono a sottolinearlo.

 

Il Sorriso dell’anima è un’associazione nata il 2 novembre 2009 che si occupa del cosiddetto “sollievo delle famiglie”. Qui, oltre alle famiglie, possono aderire anche gli amici di persone disabili. «Una piccola goccia, ma importante per gli scopi sociali dell’associazione», ha spiegato il segretario della Onlus Enrico Merlini. Tutto è partito dall’idea di dar vita ad un’unica associazione che si occupasse delle problematiche dei piani di zona dell’Asl con iniziative uniformi per tutta l’area dei Cdd di Desio, Cesano, Nova e Muggiò. Oggi la Onlus, che ha sede a Cesano Maderno ed è guidata dall’avvocato Damiano Monti, conta referenti in otto città brianzole: oltre a Cesano, Desio, Nova e Muggiò, anche Varedo, Misinto, Meda e Lentate.

Tanti i progetti in cantiere, tra cui il Pronto Intervento per disabili. In pratica una sorta di “112” dedicato al sociale, un servizio innovativo e rivoluzionario per le famiglie, al momento unico in Brianza. «Per esempio, pensiamo a due genitori che una sera decidono di andare al cinema, a chi possono lasciare il loro figlio? – ha chiarito Merlini – È per questo che abbiamo presentato il programma, che prevede una convenzione con cooperative che abbiano personale in grado di intervenire a domicilio 24 ore su 24. Basterà chiamare un numero verde». L’unica “condizione” sarà quella di compilare un foglio in cui sono contenute tutte le attenzioni necessarie al proprio figlio. «Così da stare sicuri – ha spiegato il segretario -. Sai che qualcuno sta provvedendo in modo corretto a lui».

Un altro importante progetto riguarda l’inserimento dei ragazzi in strutture specializzate per cominciare il distacco dalla famiglia «senza aspettare il “dopo di noi”, ma “durante il noi”». «Dobbiamo cominciare noi genitori a pensare al distacco», ha precisato Merlini. Lo scorso anno sono stati venti i ragazzi inseriti per un giorno in centri specializzati. Quest’anno, in base ai finanziamenti, l’obiettivo è di proseguire il progetto e di estenderlo a due giorni.

Ancora in fase embrionale, un progetto che interesserà le scuole medie del territorio. «Tutti parlano di barriere architettoniche, la nostra idea è di coinvolgere gli studenti portando una classe in paese per far capire ai ragazzi le difficoltà che un disabile vive, accompagnando un loro compagno sulla carrozzina. Il documento verrà poi presentato al Comune per far abbattere le barriere sfruttando la Legge 13».

A questi progetti si aggiunge poi una lunga lista di attività che riguardano, ad esempio, la formazione sulle disposizioni inerenti ai benefici, sulla tutela o sull’amministratore di sostegno. Ma, ancora più importante, conclude Merlini è «capire che non tutto è dovuto, dove c’è da contribuire si contribuisce».

Per saperne di più www.ilsorrisodellanima.org.

Nella foto: alcuni volontari dell’associazione con il presidente (al centro) Damiano Monti

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