Fim Cisl Brianza, domani niente sciopero: «C’è crisi, è sbagliato»

cisl-brianza-sede-mb«In una situazione di crisi finanziaria, economica e occupazionale che dura da oltre tre anni gravando pesantemente sui salari si ritiene sbagliato procedere a colpi di sciopero generale come sta facendo la Cgil, negli ultimi anni, senza peraltro ottenere risultati».


cisl-brianza-sede-mb«In una situazione di crisi finanziaria, economica e occupazionale che dura da oltre tre anni gravando pesantemente sui salari si ritiene sbagliato procedere a colpi di sciopero generale come sta facendo la Cgil, negli ultimi anni, senza peraltro ottenere risultati».

Poche righe, quelle della Fim Cisl, per spiegare perché il sindacato non parteciperà allo sciopero nazionale – ritenuto «sbagliato» – indetto domani, venerdì 6 maggio, dalla Cgil. Lo fa sapere attraverso un comunicato diffuso dal segretario generale Fim Cisl Brianza Gigi Redaelli.

«Per un sindacato è normale dialogare, contrattare con il governo, con ogni tipo di governo, è una condizione fondamentale nell’interesse dei lavoratori – si legge nel documento – Averlo fatto, come Cisl, anche con questo governo ha prodotto due risultati importanti come la Cigs in Deroga e la Detassazione del Salario di produttività. Due risultati della Cisl che poi sono stati acquisiti unitariamente, da tutte le organizzazioni sindacali».

Il sindacato sposta poi l’attenzione sull’inflazione che colpisce i salari delle famiglie, la crisi finanziaria – «le cui maggiori responsabilità sono da ricondursi, a livello mondiale, alle banche, queste continuano ad aumentare le spese bancarie (conti correnti, bancomat, singole operazioni) con maggiore onere per i piccoli risparmiatori» – e la riforma federalista che «rischia di trasformarsi in un trasferimento di tassazione dal centro (lo Stato) alla periferia (Comune, Regione) in cui, al cittadino-lavoratore invece di portare benefici potrebbe portare ulteriori costi». Oltre che riforma del fisco, prelievo fiscale (con una riflessione su evasione fiscale e lavoro nero) e disoccupazione giovanile.

Tra gli impegni c’è la volontà di accogliere a breve tempo l’invito del Presidente della Repubblica a Cgil – Cisl – Uil di essere unitari. «L’unità di intenti e d’azione, si costruiscono a partire dai comportamenti concreti nell’azione sindacale quotidiana – conclude Fim Cisl – Auspichiamo che dopo il quinto sciopero generale separato, si ritrovi un tavolo di confronto che consenta al sindacalismo Confederale di maturare scelte condivise nell’interesse del bene comune».

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