Desio, il Pdl crolla e lascia campo libero alla sfida Corti (Pd) – Arienti (Lega Nord)

arienti-desio-mbBallottaggio doveva essere e ballottaggio sarà. Nessuna sorpresa, in questo senso, a Desio, dove le urne hanno dato il responso atteso dai "bookmakers". A decidere la partita sarà lo "scontro" finale fra Roberto Corti e Silvio Arienti (in foto). Il primo ha confermato il suo ruolo di assoluto favorito, nel primo turno, raccogliendo un sostanzioso e abbondante 37% e potendo così prepararsi con fiducia al d-day fra due settimane. Il secondo, invece, con un 20 a 18%, è riuscito a spuntarla sul più temibile concorrente, cioè Tiziano Garbo, sostenuto da Pdl, Udc e Desio per Tutti; avrà così modo di sfidare Corti, in quello che si annuncia un duello piuttosto incerto e denso di incognite.


arienti-desio-mbBallottaggio doveva essere e ballottaggio sarà. Nessuna sorpresa, in questo senso, a Desio, dove le urne hanno dato il responso atteso dai “bookmakers”. A decidere la partita sarà lo “scontro” finale fra Roberto Corti e Silvio Arienti (in foto). Il primo ha confermato il suo ruolo di assoluto favorito, nel primo turno, raccogliendo un sostanzioso e abbondante 37% e potendo così prepararsi con fiducia al d-day fra due settimane. Il secondo, invece, con un 20 a 18%, è riuscito a spuntarla sul più temibile concorrente, cioè Tiziano Garbo, sostenuto da Pdl, Udc e Desio per Tutti; avrà così modo di sfidare Corti, in quello che si annuncia un duello piuttosto incerto e denso di incognite.

La sorpresa, grossa, è la vera e propria debacle del Pdl, crollato da primo a terzo partito cittadino, con nemmeno il 13%: la chiara eco dell’inchiesta sulla ‘ndrangheta, con le sue intercettazioni scottanti, che hanno toccato alcuni esponenti berlusconiani (seppur non indagati).

In questi casi, a questo punto, il tormentone è sempre lo stesso: chi rappresenterà il cosiddetto ago della bilancia? Potrebbe essere ad esempio Giampiero Mariani, l’ex sindaco spodestato, ripresentatosi solo con la sua lista civica Desio 2000, che ha ottenuto un ottimo 11%, “e ho dimostrato che i desiani hanno fiducia in me – dice -, non ero io il marcio…”. Ma un ruolo chiave lo avrà anche Paolo di Carlo, portabandiera di Desio 5 Stelle, che ha avuto un buon riscontro attorno al 6%. Gli altri cinque candidati messi insieme, Fiore, Sala, La Greca, Campisi e Ceraulo, hanno raccolto le briciole: 7 punti circa, tirando le somme.

“Adesso manca uno per fare trentuno – dice un sorridente Roberto Corti, sostenuto da Pd, Sinistra per Desio, Desio Viva e Idv – speriamo che i desiani scelgano davvero per il cambiamento, che non può essere certo la Lega Nord, che ha governato negli ultimi dieci anni, ma una coalizione forte, e fatta di persone competenti, come la nostra”. “Loro hanno già raccolto tutto il possibile – replica Arienti – noi vogliamo continuare a correre da soli, senza apparentamenti con nessuno, e siamo certi che potremo farcela, con il voto di tutti coloro che non vogliono consegnare il Comune alla sinistra…”.

Dunque, lo sprint è già lanciato…

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