“Pre-occupiamoci” del Nei: protesta per il progetto di privatizzazione del centro
Numerosissimi i partecipanti sabato 2 aprile alla manifestazione per dire no alla privatizzazione del N.E.I, il più importante centro polifunzionale di Monza nato alla fine degli anni ’70 come Nucleo Educativo Integrato.
Il centro, che occupa una superficie di 11.750 mq, è dotato di una piscina al coperto, che ospita gratuitamente scuole e cooperative, di una parete da arrampicata e di tre palestre dove è possibile praticare diverse attività sportive adatte a tutte le età e di cui fanno uso gli studenti dell’istituto alberghiero Olivetti per praticare le lezioni di educazione fisica. Ultima, ma non meno importante, è la grande sala studio autogestita dagli studenti, accessibile sette giorni su sette a orario continuato e in settimana aperta fino alle 22.30.
La struttura è ora in “pericolo” secondo una buona fetta di cittadini, soprattutto giovani: la giunta ha deciso di assegnare al miglior offerente il N.E.I. che potrebbe anche cambiarne la funzione. “Come facciamo a credere a chi vuole costruire un centro benessere all’interno della Villa Reale? Quale privato lascerebbe mai uno spazio di più di 200mq agli studenti? Quale privato consentirebbe a scuole ed associazioni di usare gratuitamente palestre e piscina per così tante ore alla settimana?”, queste le domande preoccupate che si possono leggere sul volantino distribuito dagli organizzatori della manifestazione.
Il pomeriggio di protesta è iniziato intorno alle 14.00 nei giardini che ospitano l’ex skate park dietro il centro sportivo, dove sono stati allestiti una serie di banchetti che esponevano materiale informativo a cura del comitato NEI e del comitato Villa Reale. Per chi desiderava c’era la possibilità di assistere a dimostrazioni libere delle istruttrici delle palestre, affrontare un’arrampicata assistiti dal gruppo Asa Climbing, ascoltare musica a cura degli studenti del progetto Desaparecidos e infine godere di un aperitivo con offerta libera.
Questo intervento ha voluto fronteggiare il tentativo di svendita del patrimonio comunale, in particolare i giovani hanno dimostrato di voler partecipare in prima linea per salvaguardare cosa di buono, a loro dire, offre la città di Teodolinda. La manifestazione ha coinvolto numerose persone fino al tardo pomeriggio.