Pasquetta al Parco, parcheggi ok. Ma Vedano collassa
Tutto previsto, o quasi. Tantissime persone, come da copione, hanno assaltato il Parco di Monza, ieri, lunedì dell’angelo, per il rituale della grigliata e del picnic all’aperto, sfruttando ogni singolo angolo a disposizione, intasando di macchine e di motorini i paesi circostanti e proponendo miasmi più o meno salutari ad alberi e animali autoctoni.
Rispetto al 2010, nella zona di Vedano, ingresso via Villa, sono stati meno (due in totale alle ore 14, ndr) gli utenti che hanno optato per il parcheggio ultra-selvaggio all’interno del Parco, e che hanno piazzato il proprio mezzo a ridosso di tovagliolini, bibite fresche, bicchieri di plastica e panini imbottiti, come fossero stati a un qualunque campeggio privato e non in un’area cintata e pubblica.
Drammatico, invece, il puzzle parcheggi andato in scena a Vedano. Nonostante le aree rese fruibili (a pagamento) all’interno del Parco, moltissimi banchettatori motorizzati, in preda a un qualche panico non meglio precisato, hanno applicato la regola tutta italiana del ”ndo cojo cojo’, rendendo decisamente pericolose le già poche e strette strade cittadine.
Come via Italia, per esempio, a poche decine di metri dal Parco, traboccante di macchine in doppia fila, «Inammissibile, non siamo tutelati in alcun modo – è il commento piccato di M.P., 48 anni, vedanese – noi residenti dovremmo avere la possibilità di trovare posteggio per noi o per i nostri ospiti, e invece siamo intasati di maleducati, che lasciano i mezzi dove gli pare. E i vigili dove sono? A ridosso del Parco ci vorrebbero i parcheggi a ore».
Ancora più esplicita è l’amica, V.M.: «Se vengono a farsi la gita fuori porta che si paghino anche il parcheggio».
In foto: via Italia, Vedano. Macchine in doppia fila, ieri, oltre un cartello di divieto.
Sotto, immagini gentilmente concesse da un lettore.