Monza: videopoker rubati e poi rivenduti, truffa ai fabbricanti

Rivendevano videopoker non pagati, truffando le aziende produttrici, fingendo di ordinarli dall'estero. Un'indagine partita dalla Procura di Genova, ha portato al sequestro di 150 macchine per il gioco elettronico per un valore di 180mila euro.


Rivendevano videopoker non pagati, truffando le aziende produttrici, fingendo di ordinarli dall’estero. Un’indagine partita dalla Procura di Genova, ha portato al sequestro di 150 macchine per il gioco elettronico per un valore di 180mila euro.

Capaci di costituire una rete di società a piramide, intestate a terzi e messe in piedi per celare il raggiro e poter incassare illecitamente i profitti, Presumibilmente italiani, con un fittizio conto in Romania da fornire alle aziende a cui ordinare i videopoker, i componenti della banda di truffatori ordinavano macchine ad un’azienda brianzola ed una veneta, per poi rivendere in giro per l’Italia le apparecchiature, senza pagarle. A far partire le indagini della Fiamme Gialle, le due denuncie effettuate dai titolari delle due fabbriche di terminali da gioco che, consegnati decine di videopoker ad un magazzino ligure, in poco tempo si sono resi conto di essere stati truffati. Questa settimana i finanzieri hanno sequestrato 150 macchinette, presso un magazzino individuato nella Provincia di Genova.

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