Milano e la Brianza tra i primi luoghi dove la malavita aveva investito
I beni confiscati alla malavita nella nuova Provincia e nel capoluogo meneghino, confermano l’evidente presenza della malavita nel Nord Italia. Una ricerca condotta dal Centro Interuniversitario di Ricerca sulla Criminalità Transnazionale dell’Università Cattolica del Sacro cuore di Milano e dell’Università degli Studi di Trento, posiziona Monza e Milano al quinto posto nella classifica italiana delle province con il maggior numero di beni confiscati alla criminalità organizzata.
Lo studio effettuato su beni confiscati tra il 1983 ed il 2010, attesta Monza a ben 835, poco meno rispetto a Catania. La prima in classifica risulta Palermo, con 3966 beni sequestrati, e dietro di lei Reggio Calabria e Napoli. Non va sottovalutato anche un altro dato, ovvero la presenza di altre province del Nord tra le prime 30 in classifica, come ad esempio Brescia, Lecco e Como. Estrapolando dati parziali dalla ricerca, Monza e Milano conquistano addirittura il podio, con un terzo posto se vengono prese in considerazione le aziende confiscate alle organizzazioni criminali. Tra Monza e Milano, sono state ben 120 le società poste sotto sequestro e confisca, contro le 121 di Palermo e Napoli. Le tipologie maggiormente presenti tra le aziende di ex proprietà della malavita, sono quelle dedite al commercio, le imprese costruttrici, ristoranti ed hotel.