Lissone, l’assessore Rivolta messo alla porta. Fossati: «Equilibri mutati»

comune_lissoneL'assessore lissonese Enrico Rivolta, quota Udc, svuoterà presto il proprio ufficio di via Gramsci. Le sue deleghe, Economato, Acquisti e Servizi demografici, passeranno nelle mani del sindaco di Lissone, Ambrogio Fossati che, con una nota stampa, chiarisce la situazione.


comune_lissoneL’assessore lissonese Enrico Rivolta, quota Udc, svuoterà presto il proprio ufficio di via Gramsci. Le sue deleghe, Economato, Acquisti e Servizi demografici, passeranno nelle mani del sindaco di Lissone, Ambrogio Fossati che, con una nota stampa, chiarisce la situazione.

«Nella mattinata odierna – si legge nel comunicato diramato dall’entourage del borgomastro – ho avviato il procedimento che porterà alla revoca dell’assessore Enrico Rivolta. Quando l’iter sarà concluso, le sue deleghe (Economato, Acquisti e Servizi demografici) resteranno nelle mani del sindaco. Non è tuttavia escluso che, in un secondo momento, alcune di queste deleghe verranno ridistribuite fra gli altri assessori. Ringrazio Rivolta per il lavoro fin qui svolto ma tengo conto dei mutati equilibri politici all’interno della maggioranza. Non ravviso la necessità di nuovi ingressi in giunta, in considerazione del fatto che fra un anno, per legge, la nuova giunta sarà composta da sette assessori, contro i dieci attuali. E’ quindi bene cominciare ad abituarsi all’idea di una squadra di governo più snella».

Sorpreso e amareggiato il diretto interessato, Enrico Rivolta, che, raggiunto al telefono, commenta: «Resto meravigliato dalla poco tempestività della mossa, quando fino all’altro giorno, in consiglio comunale, il sindaco aveva giurato di sostenermi. Pago per colpe non mie, forse un assessore che lavora bene reca fastidio a qualcuno. C’è un po’ di amarezza, ma Fossati resta un amico».

Tra gli addetti ai lavori, in realtà, la situazione palesata si respirava da tempo; perlomeno da un mese, da quando, cioè, la Lega ha incrementato il proprio peso politico in consiglio, grazie al passaggio in seno al Carroccio di due consiglieri. Un fatto, questo, che ha risvegliato i propositi dei militanti cittadini leghisti, (coordinati, chissà, a livello federale), i quali hanno rivendicato i nuovi equilibri direttamente al sindaco padano, chiedendo la testa del centrista Rivolta e le deleghe da esso rappresentate.

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