Lissone, Fossati docet: «Prima il bilancio e poi la crisi di giunta»

comune_lissoneÈ con un comunicato stampa che Ambrogio Fossati, sindaco di Lissone, rivede parzialmente il tiro e decide di approvare il bilancio, in seconda convocazione, nella seduta comunale di mercoledì prossimo, prolungando, di fatto, di cinque giorni l'agonia della giunta.


comune_lissoneÈ con un comunicato stampa che Ambrogio Fossati, sindaco di Lissone, rivede parzialmente il tiro e decide di approvare il bilancio, in seconda convocazione, nella seduta comunale di mercoledì prossimo, prolungando, di fatto, di cinque giorni l’agonia della giunta.

«Questa mattina – recita la nota stampa targata Fossati – si è tenuta una riunione di maggioranza, dalla quale è scaturita la decisione di approvare il bilancio preventivo per l’anno 2011 nella seduta di mercoledì prossimo, in seconda convocazione. Nel frattempo, si aprirà una riflessione sulla composizione della giunta e sulle deleghe degli assessori. Occorre trovare l’assetto migliore per andare avanti fino al termine del mandato amministrativo, nel rispetto sia del voto degli elettori sia delle prerogative del primo cittadino, al quale compete per legge la nomina e la revoca degli assessori».

«In ogni caso – prosegue Fossati – non posso non sottolineare che la mancata approvazione del bilancio, nella seduta di ieri, danneggia Lissone e i suoi cittadini. Infatti, finché non sarà eseguibile la delibera, alcuni servizi essenziali subiranno un breve stop. Questo avrebbe dovuto far riflettere in particolare i consiglieri del Pdl che fanno parte di una maggioranza e che, di conseguenza, si sono assunti l’onore-onere di governare. Prima di abbandonare il consiglio comunale, avrebbero dovuto pensare alle conseguenze del loro gesto».

«Quanto alle opposizioni, fanno il loro mestiere. Però – conclude il sindaco – lo fanno sempre nella maniera più distruttiva. Ieri sera, per l’ennesima volta, hanno perso un’occasione di mostrare che hanno a cuore il bene della città prima degli interessi di parte e di partito. Si può restare in aula, per votando contro, per garantire il numero legale. Se lo avessero fatto, oggi Lissone avrebbe già un bilancio approvato. Pazienza, da queste minoranze non mi sono mai aspettato un gesto di responsabilità né di correttezza istituzionale».

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